Codice Camaldoli. De Bertoldi (FdI): suoi insegnamenti ancora attuali

“Gli ottant'anni del Codice di Camaldoli, che rappresentò un punto di partenza ideale tracciato dai giovani intellettuali cattolici per i futuri padri costituenti, cadono, e forse non è un caso, in un momento storico altrettanto ricco di problematicità, ma pure di prospettive per un futuro migliore. Il governo sta infatti caratterizzando, per la prima volta nella storia repubblicana, un percorso politico ispirato da una destra moderata e conservatrice, fermamente rivolta al progresso economico e sociale del Paese. Insomma, come avvenne nel primo dopoguerra, quando si dovevano porre le basi per la rinascita della Nazione, così oggi il primo governo guidato da una donna ha la responsabilità di saper coniugare le ragioni dello sviluppo e della crescita con le altrettanto essenziali esigenze di giustizia sociale e rispetto per i più deboli”. Lo dice Andrea de Bertoldi, deputato di Fratelli d'Italia e componente della commissione Finanze alla Camera, a commento del convegno per le celebrazioni degli ottant'anni del Codice di Camaldoli.
“Cosa si può utilizzare dopo ottant'anni del documento vergato nell'abbazia dei monaci benedettini? Sicuramente la visione sociale di mercato, che non era sicuramente statalista nelle intenzioni degli estensori come l'ex senatore Paolo Emilio Taviani, e che quindi poneva l'Italia nelle democrazie liberali rispettose dei valori sociali del pensiero cattolico. Gli insegnamenti di Camaldoli, che ribadisco essere assolutamente attuali ancora oggi, potranno quindi improntare l'azione di questo governo anche sui temi del giorno, come il salario minimo, i diritti pensionistici, il diritto alla casa, e più in generale l'interesse verso il bene comune, che si dovrà coniugare con una libera di mercato, temperata da concrete misure di welfare. Proprio oggi ha detto, in merito alla ricostruzione di Amatrice e del Centro Italia, che il governo vuole imprimere un ‘cambio di passo', semplificando le norme per dare certezza ai cittadini di riavere le case: non è questo lo spirito sociale di Camaldoli? Certamente Camaldoli insegna anche che bisogna rifuggire dalle tentazioni populiste senza visione, che, purtroppo, hanno improntato tanta dell'ultimo decennio, contagiando trasversalmente tante forze politiche, e volgere invece il pensiero verso traguardi di medio-lungo periodo. Il grande statista trentino Alcide De Gasperi ammoniva infatti che il politico può guardare alle prossime elezioni, mentre lo statista deve guardare alle future generazioni”, conclude.

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