“La riforma che abbiamo votato oggi, ha un unico ambizioso obiettivo e, cioè, quello di rendere le strade più sicure a tutte le categorie di utenti che le utilizzano e, quindi, interessa tutti. Il grado di incidentalità troppo alto registrato negli ultimi anni non poteva lasciarci indifferenti e ci ha spinti a un lavoro serio, attento e puntuale. Con questa riforma il governo Meloni, in modo fermo e deciso, intende regolamentare l’utilizzo di nuovi mezzi di trasporto come i monopattini e, soprattutto, rendere più rigorose le norme che puniscono la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e l’utilizzo del telefono cellulare durante la guida, colpendo soprattutto i recidivi. Un intervento duro e necessario per la sicurezza stradale che finora nessuno aveva adottato. E per questo, non mi stupisce che le opposizioni in sede emendativa volevano sopprimere l’introduzione di questo nuovo sistema di rigore nei confronti di chi guida dopo aver assunto droga, gli stessi esponenti che parlano di ‘codice della strage’. Su questo punto siamo stati inflessibili perché per noi chi si droga non si deve mettere al volante. Nessun furore ideologico, dunque ma servivano delle regole. E noi le abbiamo date. E spiace che non tutte le forze politiche abbiano colto la necessità di questo provvedimento, necessario per proteggere tutti noi”.
Lo ha dichiarato in Aula il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Raimondo, capogruppo in commissione Trasporti.