Collettivi di sinistra bloccano la conferenza sulla parità di genere presso “La Sapienza”: nel mirino anche Parenzo, invitato da Azione Universitaria

Oggi, 8 Marzo, nel giorno della “Festa della Donna” la rappresentanza di Azione Universitaria presso l’università “La Sapienza” di Roma, ha invitato alcune personalità per interloquire sulla parità di genere: tra questi anche David Parenzo, noto giornalista televisivo, che ha documentato in un video l’accaduto, con gli antagonisti che battono i pugni sui vetri e che – secondo quanto testimoniato anche da Parenzo- avrebbero lanciato anche immondizia all’interno dell’aula per contrastare l’iniziativa all’ordine del giorno.

Una lampante metodologia talebana, di cui abbiamo un chiaro ricordo nella mente, gia dal 25 Ottobre 2022, quando l’estrema sinistra tentò, tramite un blitz, di impedire un convegno di Azione Universitaria, proprio nell’ateneo citato in precedenza: all’incontro, avrebbero dovuto partecipare Ugo Capezzone e l’On. Fabio Roscani di Fratelli d’Italia.

Che i collettivi ultra-progressisti tentino di zittire chi vorrebbe parlare liberamente, manifestando coscientemente e democratimente il proprio pensiero, è un fatto ormai noto, complice di tutto ciò anche una parte della sinistra parlamentare, che ben se ne guarda dal condannare azioni di questo genere.

Ebbene, solo pochi giorni fa, la Professoressa Donatella Di Cesare, ha ricordato la morte di Barbara Balzerani, ex brigatista, scrivendo in un tweet alcune parole che fanno accapponare la pelle:” La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse  non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna.”

Se perfino i docenti, anziché educare i giovani contro lo stragismo e la delinquenza politica, decidono di legittimare chi negli anni di piombo ha seminato terrore attraverso le città italiane, è piuttosto ovvio che i giovani si sentano poi legittimati a mancare  di rispetto a chi la pensa diversamente da loro, mancando di rispetto anche alle istituzioni.

Poche idee ma confuse, quelle dei compagni, i quali piuttosto che dialogare instaurando un dibattito costruttivo, decidono invece di utilizzare la censura per delegittimare i prossimi, anche lo stesso David Parenzo, notoriamente difensore dei collettivi.

Potremmo continuare a citare infinitamente una quantità esorbitante di casi in cui l’estrema sinistra ha agito con ferocia, distruggendo – sempre a “La Sapienza” – la panchina rossa che simbolo della lotta alla violenza sulle donne.

Non basta riempirsi la bocca della parola libertà, per concedersi di calpestare l’arbitrio altrui: è ormai evidente che l’unica via per contrastare la destra, secondo l’estrema sinistra, sia proprio la violenza, evidentemente i compagni devono aver finito le idee, per questo motivo continuano a scegliere un affondo vile e disperato.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.