L’uso politico della giustizia con la giustizia piegata alla lotta politica ha partorito l’ennesimo mostro con gli avvisi di garanzia recapitati al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai ministri della Giustizia Carlo Nordio e dell’Interno Matteo Piantedosi e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
Oggi abbiamo assistito all’ennesima pagina nera della giustizia che offende chi crede in una magistratura terza, imparziale e indipendente. Ed e’ per lavare questa offesa, che si e’ ripetuta anche oggi, che bisogna riformare ad horas la giustizia.
Giorgia Meloni non è ricattabile, il suo lavoro va avanti. Gli italiani hanno chiaro quanto sta avvenendo e sono già dalla parte del presidente Consiglio, che qualcuno vorrebbe fermare invano nella sua opera e impegno di riforma, nella salvaguardia dell’interesse nazionale. Né lei né i suoi ministri e neanche il sottosegretario Mantovano si faranno intimidire.
Siamo dinanzi all’ennesimo esempio di giustizia politicizzata ad orologeria che punta al colpire il governo Meloni. Quando la sinistra si rende conto che non puó vincere, perché è distante anni luce dalle esigenze degli italiani ed è totalmente incapace di dare risposte ai problemi del nostro tempo, gioca la carta dell’attacco giudiziario per tentare di fermare quel cambiamento che l’Italia attende da decenni.
Già la tempistica del mandato di arresto del generale libico aveva mostrato che il vero obiettivo era attaccare il governo Meloni, e questo avviso di garanzia adesso ne è la conferma. Una strana alleanza tra la sinistra da sempre anti-italiana e un pezzo della magistratura, politicizzata, che per via giudiziaria cerca di fare opposizione a un governo che continua a crescere nel consenso tra gli italiani.
Gli italiani hanno scelto Giorgia Meloni perché finalmente ci sia una forte spinta verso un vero cambiamento, e il nostro Paese, anche a livello internazionale, abbia il ruolo che merita. A tanti invece sarebbe piaciuto mantenere le piccole e grandi rendite di posizione, sacche di potere, privilegi. Insomma un’Italia governata da gattopardi. Questo governo invece sta davvero cambiando le cose e continuerà a farlo, garantendo la sicurezza, riformando la giustizia e ponendo al centro sempre l’interesse della Nazione.