Cernobbio (CO) – Durante l’apertura di ComoLake 2024 – The Great Challenge, evento inaugurato ieri con il G7 sull’Innovazione, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti, ha sottolineato due principi fondamentali per guidare l’innovazione tecnologica in Italia. Il primo riguarda l’approccio etico, che deve mantenere l’essere umano al centro della società, evitando la tentazione di sostituirlo con le macchine. Le tecnologie, infatti, devono essere uno strumento al servizio dell’umanità, regolamentate e gestite con attenzione per massimizzarne le opportunità senza rischiare derive incontrollate.
Il secondo punto cruciale è la vocazione pragmatica di ComoLake 2024, che mira a facilitare un dialogo concreto e costruttivo tra il pubblico e il privato, due attori fondamentali per accompagnare la rivoluzione digitale anche sul piano legislativo. Butti ha sottolineato quanto sia essenziale che i governi non rimangano indietro rispetto alla velocità con cui l’innovazione progredisce, evidenziando che le istituzioni devono rispondere con la stessa rapidità della tecnologia, che evolve alla velocità della luce.
Il programma della mattinata di ComoLake 2024 ha offerto una visione ampia e approfondita sulle sfide e le opportunità legate all’intelligenza artificiale e alla trasformazione digitale. Tra gli interventi di figure di spicco dell’industria e delle istituzioni, sono emerse con forza parole chiave che hanno guidato le riflessioni e i dibattiti. Potenzialità, etica, infrastruttura e competitività sono stati i temi centrali, con particolare enfasi sull’importanza di bilanciare lo sviluppo tecnologico con un approccio che mantenga l’essere umano al centro delle decisioni. Gli speaker hanno evidenziato come l’innovazione debba essere sostenuta da un dialogo costante tra pubblico e privato, i due pilastri necessari per creare un ambiente in cui l’IA possa svilupparsi e prosperare a beneficio della collettività.
Tra gli aspetti più cruciali trattati durante le discussioni è emerso il tema della formazione e dello sviluppo delle competenze, ritenute essenziali per affrontare la trasformazione digitale in corso. È stato evidenziato quanto sia fondamentale preparare le nuove generazioni, i giovani, a gestire e guidare questa rivoluzione tecnologica, garantendo allo stesso tempo che questioni fondamentali come privacy, sicurezza e sostenibilità restino centrali nel processo decisionale. Il concetto di inclusione ha sostanzialmente inglobato quello di digital divide: la tecnologia deve essere accessibile a tutti, promuovendo una società più equa e capace di sfruttare i dati per uno sviluppo scalabile e sostenibile. Il dibattito ha inoltre toccato la questione della sovranità digitale, tema chiave in un contesto di evoluzione geopolitica sempre più rapida, dove la velocità della trasformazione richiede concretezza nelle scelte governative e una continua attenzione al delicato rapporto tra uomo e macchina.
Tra gli speaker della mattinata figurano il Ministro del Lavoro e Politiche sociali Marina Calderone, Alberto Tripi, Special Advisor AI di Confindustria, Francesco Caio, Chairman di Caio Digital Partners, Giuliano Noci, Professore Ordinario di Strategia e Marketing al Politecnico di Milano, Markus Reinisch, Vice President Public Policy Europe di Meta, Alessandro Curioni, IBM Fellow e Vice President Europe & Africa di IBM Research, Melissa Ferretti Peretti, Country Manager di Google Italia, e il Ministro della Difesa Guido Crosetto. I loro interventi hanno consolidato parole chiave come potenzialità, etica, sicurezza, sovranità digitale, mettendo in luce una visione pragmatica e orientata al futuro per l’IA.
Nel corso del dibattito, è stata inoltre lodata l’iniziativa del Dipartimento Innovazione guidato da Butti, che ha recentemente annunciato l’apertura del primo ospedale virtuale d’Italia a Viareggio, un progetto all’avanguardia che si avvale della telemedicina per migliorare l’accessibilità alle cure e ottimizzare i costi del Servizio Sanitario Nazionale. Questo modello innovativo, che sarà successivamente replicato a Como e Cosenza, rappresenta un esempio concreto di come il dialogo tra pubblico e privato possa contribuire a creare soluzioni efficaci per affrontare le sfide del settore sanitario. Grazie all’uso della telemedicina, si prevede una riduzione significativa dei costi operativi e un miglioramento dell’efficienza nel fornire assistenza sanitaria, garantendo al contempo cure di alta qualità anche nelle aree più remote.
Le quattro intense giornate di ComoLake 2024 ribadiscono l’importanza di una governance lungimirante e flessibile, in grado di rispondere alla velocità dell’innovazione senza perdere di vista i principi di etica, sostenibilità e inclusione. Un evento che evidenzia come la tecnologia e l’umanità possano coesistere e prosperare insieme, ponendo l’essere umano al centro della rivoluzione digitale. Così come, allo stesso modo devono coesistere e collaborare in modo sempre più fitto pubblico e privato, unendo le forte per costruire un futuro in cui l’IA si confermi come una straordinaria opportunità per migliorare la vita di tutti, compresi i più fragili.