Confcommercio incontra Piantedosi, focus su legalità e sicurezza

Da recente indagine di Confcommercio emerge che circa un’impresa su cinque (il 18,9%) ha percepito un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2023 (+8,6 punti percentuali sul 2022), un imprenditore su tre teme il rischio di esposizione a fenomeni criminali come furti, rapine, atti vandalici, aggressioni e c’è preoccupazione per la sicurezza personale, dei propri collaboratori e della propria impresa. Inoltre, quasi otto imprese su dieci hanno investito in misure di sicurezza, principalmente in sistemi di videosorveglianza e di allarmi antifurto. Secondo l’Ufficio Studi della Confederazione lo scorso anno l’illegalità è costata alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi 38,6 miliardi e ha messo a rischio 268mila posti di lavoro regolari.
Questi dati sono stati evidenziati da presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e dalla vice Presidente con incarico per la Legalità e la Sicurezza, Patrizia Di Dio, nel corso di un incontro al Viminale con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Al centro del colloquio i temi della legalità e della sicurezza anche per via della crescente preoccupazione che le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti manifestano per la diffusione dei fenomeni criminali e, in particolare, dei reati predatori in diverse città e aree del Paese. Le imprese del terziario di mercato sono, infatti, tra le più esposte all’azione della criminalità con impatti particolarmente negativi in termini di sicurezza, di fiducia e di bilanci.
Per il ministro Piantedosi non ci sono stati dubbi nell’accogliere le richieste dei vertici dell’organizzazione che raggruppa le imprese del terziario in tutto il territorio nazionale: “L’incontro con il presidente Sangalli ha rappresentato un’utile occasione per confrontarsi sul tema della sicurezza e per illustrare tutte le iniziative messe in campo dal nostro Governo al fine di contrastare le varie forme di criminalità. Si tratta in particolare di misure come l’estensione dei sistemi di videosorveglianza e di potenziamento dei vari dispositivi di prossimità che garantiscono un concreto impatto sul piano della prevenzione dei reati. Il Governo fin dal suo insediamento ha incrementato la presenza delle forze di polizia nei luoghi ad alta frequentazione per rafforzare il presidio del territorio e proseguirà su questa strada dialogando con le istituzioni locali e le realtà associative come Confcommercio che rappresentano interlocutori fondamentali”.
A sua volta, ringraziando il ministro Piantedosi per l’incontro, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha sottolineato come “l’importanza di intensificare il dialogo con il ministero dell’Interno e tutte le Istituzioni interessate per individuare soluzioni efficaci e condivise di contrasto ai fenomeni criminali”.
A questo proposito, la Confederazione ha portato all’attenzione del ministro una serie di proposte che vanno nella direzione di rafforzare la legalità e la sicurezza all’interno del Paese anche tramite la cooperazione e il coinvolgimento delle categorie economiche che operano quotidianamente sul territorio.
“In particolare – ha affermato Di Dio – Confcommercio propone la crescita delle varie modalità della Polizia di prossimità, una misura peraltro già attuata in alcune realtà con il poliziotto di quartiere, che dovrebbe avere un’ampia diffusione a livello nazionale a partire dalle aree più critiche. Inoltre, auspichiamo la partecipazione delle associazioni di categoria alle sedute dei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, la diffusione del numero unico di soccorso 112 su tutto il territorio nazionale con centrali operative in tutte le regioni, il contrasto all’abusivismo e alla contraffazione tramite un maggior controllo del territorio da parte delle Amministrazioni locali e delle Forze dell’Ordine, soprattutto riguardo al fenomeno dell’occupazione abusiva di suolo pubblico che, oltre ad alterare la concorrenza, contribuisce in maniera significativa al degrado delle città”.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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