“Nonostante qualcuno, in piena malafede, si sia affrettato nelle scorse ore a parlare di fallimento, la Cop28 di Dubai si chiude con un accordo finalmente realistico, bilanciato, che delinea obiettivi raggiungibili entro i termini previsti. Il Global Stocktake indica un percorso di transizione importante, che vede nel 2050 il limite per il graduale superamento del ricorso a combustibili fossili e per il taglio del traguardo delle emissioni zero. Proprio in tema di emissioni di gas serra, queste dovranno essere abbattute del 43% entro il 2030, grazie a una visione più equilibrata e non più ideologica a cui anche l’Italia ha dato impulso. Con l’obiettivo concordato della triplicazione dell’energia rinnovabile e della duplicazione dell’efficienza energetica entro il 2030, inoltre, la dimensione dell’accordo è ancora più concreta. Durante i giorni di lavoro della Cop si è scelto di guardare con grande pragmatismo a questi temi, concordando sulla necessità di innescare processi di riduzione dei gas serra che potessero realmente essere comuni a tutti gli stati partecipanti. E in un simile scenario l’Italia, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro Pichetto Fratin e tutta la delegazione nazionale hanno saputo giocare un ruolo da veri protagonisti, come mai accaduto in passato, attraverso serie attività di mediazione e con il concreto impegno nel raggiungere un compromesso che proietta il pianeta verso un futuro sostenibile”.
È quanto dichiara Simona Petrucci, senatrice di Fratelli d’Italia, tra i partecipanti ai lavori della Cop28.