Coronavirus e lavori post Vaia. De Carlo e Caretta: “Lavori rallentati e boschi a rischio malattia. Serve una deroga per ditte estere”

Permettere alle ditte estere di effettuare lavori boschivi per il ripristino dei territori post Vaia, per evitare la distruzione di ettari di bosco sano: questo quanto chiedono con un’interrogazione al Ministro della Politiche Alimentari, Agricole e Forestali Teresa Bellanova i deputati veneti di Fratelli d’Italia Maria Cristina Caretta e Luca De Carlo.
“Le operazioni di ripristino, pulizia e messa in sicurezza dei nostri boschi colpiti dalla tempesta Vaia nell’ottobre-novembre 2018 continuano ancora oggi”, sottolineano i due deputati, “ma l’epidemia di Coronavirus ha inevitabilmente rallentato i lavori, nonostante dallo scorso 6 aprile sia stata concessa la ripresa delle attività alle imprese boschive italiane. Non altrettanto è accaduto invece per le aziende europee ed extra-europee, per le quali vige ancora l’obbligo di quarantena, che comporta ulteriori notevoli ritardi nei lavori”.
De Carlo, coordinatore veneto e responsabile nazionale per l’agricoltura di Fratelli d’Italia, e membro della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici alla Camera, porta un esempio del suo territorio: “Le Regole di Comunione Familiare sono proprietarie della maggior parte dei boschi del Comelico, in provincia di Belluno, e sono tutt’oggi impegnate nel recupero delle piante schiantate. È necessario procedere con velocità con questi lavori, visto che la prolungata permanenza a terra degli schianti facilita la proliferazione e l’infestazione di parassiti, come il bostrico e altri scolitidi, che attaccano le piante vive e sane e possono portare alla distruzione di ettari di bosco”.
I due parlamentari sottolineano come “con un’ordinanza del 2 maggio, la Provincia Autonoma di Trento ha disposto una deroga a favore delle ditte boschive estere impegnate nell’emergenza Vaia, prevedendo la possibilità per queste ditte di proseguire le attività laddove possano essere garantite ai lavoratori strutture di accoglienza nei pressi del medesimo cantiere”.
I rappresentanti di Fratelli d’Italia chiedono quindi al Ministro se sia a conoscenza di questi fatti e se intenda a sua volta introdurre una deroga per le imprese estere occupate in attività post Vaia affidate prima dell’emergenza da Coronavirus.

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