Coronavirus, Meloni a il Tempo: da FdI proposte per incoraggiare produzione e occupazione

«La Cassa integrazione è utile, ma non basta. Altrimenti per gli imprenditori diventa più conveniente chiudere, mettere i lavoratori in cassa integrazione e poi, alla fine della crisi, decidere cosa fare. A quel punto Altro che #CuraItalia:  rischiamo di fare il decreto #ArrenditiItalia. La proposta di Fdi è che alle aziende che, pur avendone la possibilità, non collocano i lavoratori in Cig, sia erogato l’80% della cifra che, in alternativa, sarebbe andata ai lavoratori. Questo significherebbe incoraggiare il mantenimento della produzione e dei livelli occupazionali. Sempre che ci sia disponibilità ad ascoltarci. Purtroppo la Commissione Bilancio al Senato ha appena respinto i nostri emendamenti per la reintroduzione dei voucher in agricoltura. Se non vogliono ascoltare Fratelli d’Italia, diano retta almeno alle categorie. Serve manodopera: reintroduciamo i voucher e mandiamo a lavorare nei campi chi riceve il reddito di cittadinanza».

Lo dice il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in una intervista al quotidiano Il Tempo.

«La proposta di Fdi sui mille euro direttamente sui conti correnti? è più o meno quello che hanno fatto altri Paesi europei, a partire dalla Germania. Partiamo da un fatto: ad oggi il governo non è in grado di dirci quando i soldi della Cig arriveranno nelle tasche di chi ne ha diritto. Se tutto va bene, se ne parla a fine aprile. Ma la gente non può aspettare tanto. E allora perché non permettere a chi ne ha diritto, secondo criteri stabiliti, di ottenere subito i soldi sul conto corrente? I controlli si faranno dopo e se qualcuno avrà tentato di truffare lo Stato, sarà perseguito.

Per Conte le nostre proposte sono pretestuose?

Rimango francamente di stucco.

Ormai siamo abituati a un certo “dualismo” del governo. In privato ci chiedono di collaborare, in pubblico m5s e pd passano più tempo a parlare di noi che a risolvere problemi. In privato ci ringraziano per la serietà dei nostri contributi, in pubblico ci attaccano per fare propaganda. La loro disponibilità a collaborare è più di facciata che reale.

Ma noi vogliamo evitare le polemiche e faremo del nostro meglio per continuare a fare quello che possiamo per gli italiani. Alla fine dell’emergenza si tireranno le somme e gli italiani giudicheranno», spiega Meloni.

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