Corte di Strasburgo: ok Sharia in Europa. Meloni attacca, così inizia sottomissione

La Corte di Strasburgo ha emesso una sentenza che fa discutere, visto che nelle pieghe del dispositivo, si leggono ammissioni inquietanti. Infatti, secondo l’Alta Corte per i Diritti dell’Uomo uno Stato può liberamente decidere di creare uno “statuto speciale” a favore delle minoranze religiose. Ed è il caso della Grecia che ammette che si applichi in Tracia la legge islamica. Inoltre, per la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, sarebbe discriminatorio vietare ai membri d’una minoranza religiosa di autodeterminarsi secondo un proprio diritto di comunità interno, anche se questa deve essere una libera scelta dei membri stessi.

Il caso parte da una disputa ereditaria avvenuta in Grecia, per la quale i magistrati hanno si deciso che  uno”Stato non deve imporre ai musulmani che non vogliono di dirimere le loro dispute in base ai precetti della sharia, la legge islamica”, ma ha anche dato il via libera alle minoranze, se credono, di auto disciplinarsi proprio in base ad essa.

La vicenda ha visto parole di fuoco da parte di  Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia.  «Prove generali di sottomissione all’Islam.La Corte europea dei diritti umani ha stabilito che la sharia non è contraria ai diritti umani e che non è proibito creare dei gruppi separati che seguano le norme coraniche. Siamo alla negazione di millenni di storia europea e alla resa incondizionata nei confronti di chi vuole annientare la nostra libertà e la nostra cultura. L’Italia ignori questa sentenza fuori dal mondo e protesti formalmente contro questa vergogna, contraria ad ogni norma fondamentale della nostra civiltà».

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