Immaginate di essere in Italia e non poter dire liberamente ciò che si vuole. Direte voi: ma come è possibile? Siamo in una democrazia e ognuno ha il diritto di esprimere un’opinione. E allora aggiungiamo: immaginate che la cosa detta sia un elogio a Giorgia Meloni. Ecco, ora tutto torna più chiaro, tutto quadra: chi è quel matto che ha osato spingersi tanto oltre? Lodare un politico di destra, specialmente Giorgia Meloni dal 22 ottobre 2022, giorno ufficiale della sua ascesa a Palazzo Chigi, non è un abuso del diritto di parola?
“Giorgia Meloni fa un altro campionato”
Scherzi a parte, ciò di cui si parla è quanto accaduto a Cathy La Torre, avvocato social che su Instagram vanta quasi 950mila seguaci. La Torre è attivista per i diritti civili e sul suo profilo spuntano frasi come “Scusa Imane” nei confronti della pugile intersex, oro scontato nel pugilato femminile a Parigi, o ancora “Colpevole di antifascismo” nei confronti della conduttrice Rai Serena Bortone che viene definita censurata dalla Rai ma della quale conosciamo bene la vicenda. Insomma, Avvocathy, questo è il nome del suo profilo, non è proprio una con modelli di riferimento di destra. Ma, come si fa in una normale democrazia, l’avvocato ha inteso esprimere una propria opinione. Su Giorgia Meloni. In un’intervista al Foglio, l’attivista ha avuto l’ardore di dire che “Meloni dà una pista a tutti” e che ha iniziato a costituire “un modello per tante donne”. Un esempio di come una donna possa farsi da sola e scalare i vertici della società. Un modello per donne, “anche giovanissime: lo percepisco – ha detto La Torre – nelle scuole, la generazione Alpha si rivede in lei”. E ciò, creando un divario enorme con la sinistra, che “insegue su tutto e a fatica. Figurarsi sulla leadership”. Non ha torto: è servito che Giorgia Meloni, una di destra, vincesse le elezioni per vedere la prima leader donna del Partito democratico. Non è questa una emulazione bella e buona? “Giorgia Meloni fa un altro campionato. Gioca e vince da sola. Insomma l’esempio perfetto di quello che nel nostro Paese non riesce a fare nessun altro”.
Valanga di insulti
Sta di fatto che le parole di un avvocato sono suonate malissimo nelle orecchie dei progressisti e dei democratici. Tanto democratici da non volerne sapere niente della libertà di espressione. Inquieti dinnanzi all’idea che un appartenente alla cerchia degli influencer possa aver detto addirittura delle parole in favore della premier. I commenti dei benpensanti non sono stati certamente affettuosi: “Ci ha messo pochissimo a crollare sotto al potere di una fascistella omofoba”, dicono alcuni, mentre altri sostengono “menomale che pensa di essere di sinistra”. Coloro che danno patenti di democraticità riversano il loro “nuovo” odio contro La Torre prendendosela persino con la maglia che l’attivista indossa nella foto condivisa dal quotidiano. Compare su di essa Michela Murgia: “Starà vomitando nella tomba” dicono, costringendo il Foglio a ritirare l’immagine. In tutta questa affollata schiera di benpensanti, si inserisce Selvaggia Lucarelli, che certamente non insulta l’attivista, ma che appare confusa per il fatto che non ci sia neppure una critica all’esecutivo e a Giorgia Meloni, “leader di un partito non esattamente amico degli omosessuali, cultore del ruolo della donna madre, dell’indissolubilità del matrimonio, contrario al Ddl Zan e, come nota di colore, casa di gente che ha il busto del duce in salotto”. Sempre le stesse, ridondanti accuse.
Pardon, nello scrivere mi sono tradotto al femminile. Non era un tentativo di emulazione, solo un errore materiale
Con rinnovato affetto
Alessandro
Una prova in più che andiamo nella direzione giusta.
Forza Giorgia, sei tutti noi
Con affetto
Alessandra
Quando qualcuno di sinistra esprime la sua opinione scevra da pregiudizi ecco che si scatena la parte più becera della stessa sinistra vomitandole addosso epiteti di ogni tipo: questo è quello che loro vogliono dalla “democrazia” che non rispettano in nessuna maniera.