“L’audizione in commissione Covid di Pietro Colicchio, già titolare di incarico dirigenziale presso il Dipartimento della Protezione Civile, ha confermato la consapevolezza delle autorità che l’impreparazione dell’Italia avrebbe potuto lasciare campo libero a truffe e frodi ai danni dello Stato. È per questo, da quanto riferito, che furono attivati controlli per verificare l’affidabilità commerciale dei fornitori di dispositivi sanitari anche mediante Aise ed Aisi. Alla luce di ciò, ci chiediamo quali controlli siano stati effettuati sul consorzio cinese Wenzhou Luokay che, a fronte di semplice visura e verifica su fonti aperte, è risultato costituito da società appena create, con segnalazioni di inaffidabilità finanziaria. Eppure quello stesso consorzio ha fornito all’Italia mascherine inidonee pagate ben un miliardo e 250 mln dall’allora commissario Arcuri. Ci poniamo la stessa domanda sui controlli nei confronti di altre società cinesi a cui la struttura commissariale di Arcuri, dunque il governo Conte, aveva affidato commesse di fornitura di dispositivi sanitari per milioni di euro. Curioso infine un altro aspetto emerso dall’audizione di oggi: quei controlli disposti dalle autorità competenti giudicarono affidabile la società Jc Electronics, a cui però il commissario Arcuri risolse il contratto di fornitura mandando al macero milioni di mascherine idonee. La stessa Jc Electronics che Pd e M5S tentano di screditare in tutti i modi. Che la sinistra attacchi un’azienda italiana dimostratasi credibile per difendere aziende cinesi misteriose è gravissimo. Fratelli d’Italia proseguirà il proprio impegno per fare piena luce”.
Così in una nota la deputata Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Covid.