Covid, commissione d’inchiesta al via: la sinistra ora teme la verità

Domani mercoledì 18 settembre sarà il primo giorno in cui si riunirà la commissione d’inchiesta sul Covid, voluta fortemente dal centrodestra e da Fratelli d’Italia per indagare sui tanti sprechi, sui tanti scandali (presunti ed effettivi) che, rinchiusi in casa, abbiamo dovuto subire da spettatori. Si avrà dunque modo di scoprire perché delle limitazioni così significative delle libertà del cittadino venivano compiute mediante semplici atti amministrativi, i famosi Dpcm di Conte, che non hanno giuridicamente la forza idonea per farlo. Potremmo scoprire la verità sui primi giorni di pandemia, quando era difficile capire cosa fare anche se, come raccontato anche su questo giornale, si è preferito non ascoltare i segnali di chi aveva compreso l’entità del pericolo. Capiremo perché solo in un secondo momento si optò per una linea dura coinvolgendo però anche le Regioni meno afflitte dal virus, affossando così inutilmente anche la loro economia.

Le questioni in sospeso

Tante ancora le incognite sulle quali la Commissione lavorerà. C’è la questione delle mascherine acquistate dalla Cina dall’allora Commissario straordinario, l’app Immuni che fece flop, le restrizioni basate sulle vaccinazioni, il green pass e i grandi sprechi come i banchi a rotelle, per i quali furono spesi milioni di euro mentre adesso vengono svenduti alla cifra simbolica di un euro. Tutte incognite che mettono in difficoltà la sinistra tutta, quell’alleanza giallo-rossa che allora governava la nostra Nazione. Incognite che – speravano – cadessero nell’oblio, senza la possibilità che qualcuno vi ritornasse per farci un po’ di luce. Tentativo fallito: Fratelli d’Italia ha voluto accendere i riflettori su tutte le questioni rimaste in sospeso da ormai quasi 5 anni; questioni troppo grandi per essere ignorate: con la possibilità di infiltrazioni russe e cinesi, quei cinesi così amati dai grillini, l’Italia non poteva restare a guardare e gli italiani meritano di sapere la verità.

Fratelli d’Italia fa sul serio

D’altronde, il tentativo di oscurare le tante verità che ora sarà compito della commissione riportare a galla, si è anche manifestato attivamente da parte della sinistra. Non solo perché grillini (anzi, grillini e contiani), dem e compagnia cantante si sono opposti, votando contro, alla legge che istituisce la commissione, ma anche perché hanno pure ostacolato la sua formazione. La commissione, in altre parole, poteva essere già attiva da un bel pezzo: il problema è che la sinistra ha volutamente allungato l’iter per la sua formazione, non presentando i nomi dei suoi rappresentanti all’interno di essa. O meglio, aspettando fino all’ultimo giorno disponibile, allungando così i tempi e cercando, in questo modo, di attenuare il danno quanto meglio era possibile, per far calare sulle varie questioni quanta più ombra era possibile. Ma le cose stanno diversamente: i presidenti delle due Camere hanno proceduto con l’indicazione d’ufficio dei membri della commissione e domani, alle 9, ci sarà la sua prima riunione. Con una probabile presidenza affidata a Fratelli d’Italia, la commissione ora avrà il compito di valutare, come si legge nel testo che l’ha istituita, “l’efficacia, la tempestività e i risultati delle misure adottate dal Governo e dalle sue strutture di supporto al fine di prevenzione, contrasto e riduzione della diffusione del Covid”. Che in altre parole vuol dire: non c’è trippa per gatti, se c’è del marcio verrà fuori, non c’è più scampo.

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1 commento

  1. Spero che veramente si faccia luce sul periodo più buio della nostra storia repubblicana per le costrizioni subite in tema di privazione della libertà!Il famoso protocollo “tachipirina e vigile attesa” ha ucciso migliaia di persone e quindi spero, ma al tempo stesso dubito, che Conte, Speranza, Crisanti paghino per quello che hanno fatto al popolo Italiano.

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