Che la gestione della pandemia da parte del governo Conte II non fosse stata eccelsa si era capito, tuttavia, puntualmente si viene a conoscenza di nuovi errori. L’ultimo spreco è stato certificato dal tribunale di Roma che ha condannato Palazzo Chigi, in solido con il Ministero della Salute, a risarcire una società fornitrice di mascherine per 203 milioni di euro in quanto l’esecutivo di allora non pagò la fornitura. Il super commissario Covid voluto da Conte e Speranza, Domenico Arcuri, invece arrivò a pagare ad altri fornitori 1,2 miliardi di euro per 800 milioni di mascherine. Ennesima beffa ai danni dello Stato e dei cittadini prodotta dalle scelte di quell’esecutivo, ma la lista è lunga. Come dimenticare il vaccino tutto italiano “Reithera”: il 30 agosto 2020 il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme all’ex assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, annunciavano l’inizio della sperimentazione. La fase 3 della sperimentazione fu bloccata dal governo, risultato? 5 milioni di euro sprecati. Per non parlare dell’app Immuni lanciata nel 2020 di cui ha usufruito circa il 20% della popolazione ma che ha bruciato 100 milioni di soldi pubblici in neanche tre anni. L’acquisto forse più inutile della storia della Repubblica italiana furono i banchi a rotelle, quasi mai utilizzati ma costati 324 milioni di euro. Inoltre, i 400mila euro spesi per ognuna delle 21 Primule volute da Arcuri. Non basterebbe un libro per testimoniare tutte le follie compiute nella gestione del periodo emergenziale. È proprio su questa gestione “allegra” che la Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid vuole fare luce, nonostante i tentativi di sabotaggio del Movimento 5 Stelle. Anche oggi i pentastellati attaccano il governo attraverso una nota: “Ancora una volta le truppe cammellate della destra rispondono al riflesso pavloviano suscitato in loro dal Covid e tornano ad attaccare la gestione della pandemia del governo di allora. E allora, siamo di nuovo costretti a sentire negazionisti che ci regalano la loro verità e oscurantisti parlare di ‘fare luce’”, e aggiungono: “Se la destra volesse un’indagine seria sul Covid non dovrebbe fare altro che iniziare da se stessa”.
FdI: “Grazie alla Commissione verrà fatta chiarezza”
I capigruppo di Senato e Camera di Fratelli d’Italia mettono in luce l’importanza della Commissione Covid: “Riteniamo che Giuseppe Conte e Roberto Speranza, presidente del Consiglio e ministro della Salute dell’epoca, debbano fare chiarezza dinanzi a quella Commissione d’inchiesta che Fratelli d’Italia ha voluto e preteso e che proprio Conte, i Cinquestelle e i suoi alleati di governo hanno fatto di tutto per boicottare e far fallire prima di nascere. Dalle notizie che stanno emergendo pare di capire anche il perché”, afferma il senatore Lucio Malan. “Grazie però alla commissione parlamentare d’inchiesta, che non vuole sostituirsi alla magistratura, verrà fatta chiarezza su molte vicende che suscitano legittime perplessità e dubbi sulle modalità con cui è stata affrontata la pandemia, anche e soprattutto per rispetto del personale sanitario e parasanitario che ha fatto l’impossibile per salvare vite umane, ma anche per le vittime e i familiari. Questo strumento sarà di certo utile perché i governi futuri non compiano gli stessi errori del passato e rappresenta un atto di giustizia nei confronti degli italiani che chiedono e meritano chiarezza su una delle pagine più buie della Nazione”, conclude il deputato Tommaso Foti.
Spero che si arrivi a dama nel giudizio verso questi signori che hanno colpe di tutti i generi ed invece di nascondersi ancora blaterano. Non dimentichiamoci che sono responsabili sia in termini economici, danno erariale nei confronti dello Stato, che morali, per le persone che hanno CONDANNATO A MORTE, adottando il famoso protocollo “TACHIPIRINA E VIGILE ATTESA”.