“Qualcuno lo aveva ipotizzato e già così faceva inorridire: se ci fosse un solo posto letto di terapia intensiva scegliamo il più giovane. Una sorta di selezione non della razza, ma di chi curare o meno in base all’età! Davvero da brividi, convinti come siamo che l’assistenza deve essere universalistica e chi è preposto all’organizzazione del sistema – vale a dire i vertici del sistema sanitario, non certo gli operatori o i medici – deve assicurare a tutti uguale diritto di accesso alle cure.
“Per questo leggere, a pagina 25 del Piano pandemico predisposto dal ministro Roberto Speranza ‘Quando la scarsità rende le risorse insufficienti rispetto alla necessità, i principi di etica consentono di fornire trattamenti necessari preferibilmente a quei pazienti che hanno maggiori probabilità di trarne beneficio’, ci ha davvero raggelato il sangue nelle vene: chi salvare o meno non dovrebbe mai essere una scelta che un medico è chiamato a fare. E comunque non può essere una possibilità scritta in un piano ministeriale.
“A questo punto ci chiediamo: cosa sarebbe accaduto se lo avesse scritto un ministro di destra?
Questo governo vuole sostituirsi a Dio!!! Fanno veramente ribrezzo!!!!