Covid, i 5 Stelle scappano dalla Commissione dopo lo scandalo mascherine

Conte e i componenti pentastellati della Commissione Covid, in evidente imbarazzo, se ne vanno dopo le audizioni per non affrontare la vicenda Arcuri

Ieri era il giorno in cui si sarebbe potuta fare chiarezza sullo scandalo mascherine che ha travolto il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, voluto da Conte e Speranza per gestire l’emergenza. Cosa fanno i componenti del Movimento 5 Stelle in Commissione Covid? Sentite le audizioni dei rappresentanti di Siti (Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica) e Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori polizia) decidono di andarsene, proprio nel momento degli interventi dei componenti di Fratelli d’Italia sul tema mascherine. E viene da chiedersi come mai i pentastellati, sempre in prima fila durante le sedute della Commissione, guidati da Giuseppe Conte, decidono di non essere attenti e puntigliosi come di consuetudine. Nel suo intervento in Commissione il deputato di FdI, Alice Buonguerrieri solleva il fatto: “Gli italiani devono pagare oltre 203 milioni di euro perché un collaboratore di Arcuri non ha letto una pec per mera svista. Svista che avrebbe favorito un circuito di mediatori vicini ad Arcuri e al suo collaboratore distratto per commesse da 1.2 miliardi. La pec non letta ha portato alla risoluzione illegittima di un contratto di fornitura, il contratto risolto avrebbe portato dei vantaggi a soggetti verso cui Arcuri non avrebbe avuto lo stesso atteggiamento scrupoloso che invece ha avuto con altri. Il Parlamento che rappresenta tutti gli italiani ha votato la costituzione di questa Commissione d’inchiesta per fare chiarezza su tutto”, e aggiunge: “Il M5s e Conte non si sono presentati, chi si è presentato se ne è andato prima, sempre presenti con atteggiamento di giudizio, oggi non c’è nessuno”. Anche il deputato di FdI, Francesco Filini, in Commissione si rivolge al presidente Lisei: “Il governo giallorosso potè contare nel 2021 su uno scostamento di bilancio pari a 150 miliardi giustificato dall’emergenza che stavamo vivendo. Bisogna fare luce su quello che è successo, tanti soldi dei cittadini sono stati spesi, vogliamo vederci chiaro. Per questo le chiedo di acquisire tutti gli atti in ogni sede disponibile e valutare l’audizione del commissario Arcuri e dell’amministratore della società Jc Electronics”. Sul fronte 5 Stelle al momento tutto tace. 

Lisei: “La Commissione acquisirà tutta la documentazione necessaria”

Il presidente della Commissione d’inchiesta sul Covid, Marco Lisei (FdI), dichiara di aver “già dato disposizioni agli uffici per acquisire il fascicolo relativo al procedimento civile riguardante i 203 milioni, oltre a interessi e spese legali, richiesti dalla Jc Electronics Italia a Palazzo Chigi. L’audizione del commissario Arcuri è stata richiesta da vari gruppi, tra cui FdI, già prima della notizia apparsa sulla stampa in merito al procedimento civile. Sarà l’ufficio di presidenza a decidere se procedere con l’audizione o meno. Dal mio punto di vista, è evidente che per questa Commissione sia utile ascoltare tutti i principali attori coinvolti nella gestione della pandemia. La Commissione acquisirà tutta la documentazione necessaria, sia presso soggetti pubblici che privati, compresi i protocolli medici, poiché ciò rientra pienamente nei compiti affidati dal Parlamento con la legge istitutiva. Indagare su questi temi non è un’opzione, ma un obbligo per rispettare la legge istitutiva e rispondere alle domande degli italiani, dobbiamo fare luce su eventuali errori nella gestione dell’emergenza, in modo da non commetterli in futuro”. 

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Alessandro Guidolin
Alessandro Guidolin
Classe 1997, piemontese trapiantato a Roma. Laureato in giurisprudenza, appassionato di politica e comunicazione. “Crederci sempre arrendersi mai”

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