Covid. Tremaglia (FdI): Conte apriva a spioni russi

“Mentre il presidente Conte, all’inizio dell’emergenza Covid, si recava a Bergamo solo col favore delle tenebre, autorizzava a venire di giorno una missione russa che appare oggi finalizzata allo spionaggio. Una missione che appare oggi ancor più subdola in quanto si approfittava di una popolazione stremata da una situazione gravissima. La gestione pandemica già di suo ha mostrato enormi criticità, ma quello che sta venendo alla luce mostra responsabilità ancor più gravi.
Le conferenze stampa annunciavano aiuti – grazie alle relazioni del Presidente del Consiglio dell’epoca – che non erano altro che azioni mirate a raccogliere informazioni e dati. Cosa dice il nuovo aspirante premio Nobel per la Pace a 5 Stelle, Giuseppe Conte, che tra una strizzata d’occhio alla Russia e una alla Cina ha anche il coraggio di criticare la postura internazionale del governo Meloni?”.

Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Tremaglia, componente della commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia di Covid.

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