Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco sarà ascoltato in qualità di testimone nel processo sul crack di Banca Etruria in corso presso il Tribunale di Arezzo. La richiesta è stata avanzata dagli avvocati dell’accusa e accolta dal giudice. Ancora non è stabilita la data in cui il numero uno di Palazzo Koch sarà ascoltato. L’importante è che l’udienza venga fissata in tempi brevi, e finalmente potremo raccogliere le informazioni necessarie per stabilire quali siano le responsabilità di chi ha amministrato la banca negli ultimi anni.
Già durante la Commissione d’Inchiesta sulle Banche, quella presieduta da Casini, il Governatore era stato chiamato a riferire in merito alla banca aretina. In quella sede Visco respinse le accuse della responsabilità di Banca d’Italia nella gestione e nella genesi delle recenti crisi bancarie, tra le quali quella di Banca Etruria. Rilasciando queste dichiarazioni: “La mala gestio di alcune banche c’è stata e l’abbiamo più volte sottolineato. Le gravissime condizioni dell’economia hanno fatto esplodere le situazioni patologiche. A determinare l’evoluzione del sistema finanziario italiano non è stata una vigilanza disattenta ma la peggiore crisi economica nella storia del nostro paese”. Dichiarazioni che francamente non entravano troppo nel merito delle responsabilità di una gestione a dir poco scellerata.
Per rinfrescare la memoria l’inchiesta su Banca Etruria, ha origine da un buco di oltre tre miliardi che portò l’istituto aretino al collasso. Nel febbraio 2015 finalmente, con notevole ritardo, l’istituto venne commissariato da Banca d’Italia.
Gli ispettori di Banca d’Italia scoprono che tra il 2013 ed il 2014, con i conti già in rosso, vennero spesi 15 milioni per consulenti, consiglieri e sindaci. Vennero inoltre contestate buon uscite milionarie e mancati tagli agli stipendi.
Qualche mese dopo Banca Etruria fu nuovamente sanzionata da Banca d’Italia: multe per 2,2 milioni rivolte a 27 esponenti dell’istituto. Molti di loro adesso sono tra gli accusati di bancarotta fraudolenta.
La testimonianza di Visco non potrà che contribuire a fare ulteriore chiarezza sulle responsabilità degli ex vertici di Banca Etruria. Di fronte a domande ben precise dell’accusa, rivolte dagli avvocati dei risparmiatori sarà difficile tirare in ballo la crisi economica