L’Argentina sta vivendo un cambiamento radicale con il nuovo governo di Javier Milei, passando da un socialismo isolazionista, caratterizzato da forti limitazioni alle importazioni ed esportazioni, a un’apertura verso politiche di libero mercato. Questo nuovo approccio, insieme alla buona sintonia tra Giorgia Meloni e Milei, ha creato un contesto favorevole per un significativo incremento degli scambi tra i due Paesi, che da sempre condividono profondi legami culturali.
Quest’anno la ministra degli Esteri argentina, Diana Mondino, ha incontrato imprenditori a Roma e Milano, evidenziando le nuove opportunità di investimento offerte dall’Argentina. Il Paese sudamericano dispone di grandi risorse di gas e petrolio e sta costruendo impianti per l’esportazione di Gas Naturale Liquefatto. La zona più ricca di idrocarburi, la celebre “Vaca Muerta”, contiene secondo le stime più recenti 16,2 miliardi di barili di petrolio e 8,7 miliardi di metri cubi di gas. Inoltre, l’Argentina, l’ottavo Paese più grande del mondo (2.780.400 km²), è ricca di numerosi minerali, tra cui litio, rame, ferro, potassio, argento, oro e uranio.
Il settore energetico si presenta quindi come uno dei più promettenti per sviluppare affari congiunti. A giugno, la Camera di Commercio Argentina Italiana e l’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – hanno organizzato il seminario “Argentina: nuove opportunità nel settore energetico e della transizione produttiva”, a cui hanno partecipato circa 190 professionisti del settore. Successivamente, a Milano si è tenuto un altro evento intitolato “Opportunità nel settore energetico e transizione produttiva”, con la partecipazione di rappresentanti governativi e istituzionali, oltre a oltre 100 imprenditori argentini e italiani.
Nel 2022, lo scambio commerciale tra i due Paesi ha raggiunto 2.614 milioni di dollari, il 4,7% in meno rispetto al 2021 e il 24,5% al di sotto del record del 2011.
Nel 2023, tra i principali prodotti esportati dall’Argentina verso l’Italia figurano farine e pellets derivati dalla lavorazione dell’olio di soia (43,9%), gamberi e mazzancolle (7,8%) e carne bovina (5,1%). Le importazioni dall’Italia hanno totalizzato 1.811 milioni di dollari, con benzine (escluse quelle per aviazione) al 9,5%, parti di turbine a gas al 2,4% e gasolio all’1,9%. Le esportazioni argentine verso l’Italia hanno generato 803 milioni di dollari, mentre le importazioni dall’Italia sono ammontate a 1.811 milioni di dollari, registrando un deficit commerciale di 1.008 milioni di dollari, il più alto dal 1990.
Secondo i dati ufficiali, da oltre un decennio la bilancia commerciale con l’Italia è negativa per l’Argentina, mentre tra il 2002 e il 2011 la situazione era inversa, con un saldo favorevole al Paese sudamericano.
L’Argentina è la nazione con il maggior numero di cittadini italiani residenti all’estero: attualmente, quasi un milione di persone possiede il passaporto italiano e si stima che fino a 30 milioni di persone (62,5% della popolazione totale) abbiano qualche grado di ascendenza italiana e quindi possano richiedere la cittadinanza italiana tramite lo “ius sanguinis”. Ciò rende i due Paesi estremamente compatibili dal punto di vista culturale.
Giorgia Meloni e Javier Milei condividono, soprattutto, la difesa dei valori occidentali e un comune modello di crescita e sviluppo. Tuttavia, sebbene ci siano già oltre 250 imprese italiane stabilite in Argentina, il nuovo governo deve ancora raggiungere una ragionevole stabilità finanziaria e attuare una serie di riforme, tra cui quella del lavoro, che possano facilitare un maggiore flusso di affari e l’ingresso di nuove aziende.