Crescita, Leo (FdI): “frenata Pil imporra’ manovra correttiva”

“L’ufficio parlamentare di bilancio certifica una ipotesi di crescita non più dello 0,6%, come indicato dal governo, ma dello 0,2%. Questa contrazione significa una cosa sola: servirà una manovra correttiva, a meno che lo spread non produca effetti positivi sugli interessi passivi sul debito. Senza dimenticare che il Fondo Monetario Internazionale pochi giorni fa ha corretto al rialzo la stima del rapporto deficit-Pil che quest’anno arriverà al 2,4% contro il 2,2 previsto dal governo e che la produzione industriale è diminuita del 4,3%, il peggior trimestre dal 2012. Un quadro di finanza pubblica e una fotografia del sistema produttivo che certo non può soddisfare chiunque abbia a cuore le sorti dell’Italia. Si profila all’orizzonte un altro anno sostanzialmente a crescita zero. Questo significa condannare il nostro Paese alla stagnazione e accettare passivamente un declino che le tante forze sane dell’impresa e delle professioni davvero non meritano”.

Lo dichiara Maurizio Leo (FdI), candidato del centrodestra per le elezioni suppletive per il collegio di Roma1 della Camera.

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