Crisi, Rampelli (VPC-FdI): Letta si rassegni, l’Italia ce la farà e la smetta con i vaticini

Non siamo alle Idi di Marzo e Draghi non è Giulio Cesare.

“Enrico Letta dovrebbe essere più cauto. Capisco che le elezioni siano una prospettiva terribile per il Pd che, peraltro, è il vero responsabile della caduta di Draghi vista l’improvvida politicizzazione della coalizione di governo voluta dal Pd. Ma preconizzare scenari plumbei come la perdita dei 19 miliardi del Pnrr destinati ai Comuni e indurre il commissario Gentiloni a rilasciare dichiarazioni inopportune, conferma il solito vizietto della sinistra: sentirsi moralmente, antropologicamente superiore a tutti, unica detentrice della verità, una specie di Pravda socialdemocratica. Le elezioni sono il momento più sacro di una democrazia e far passare la giornata di ieri come le Idi di Marzo, trasformare Draghi in un novello Giulio Cesare accoltellato dai senatori, significa semplicemente falsificare la realtà. Le dimissioni sono l’epilogo più naturale di un governo che non doveva mai nascere”. E’ quanto scrive il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli sulla sua bacheca Facebook.

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