Cristicchi, la vera epidemia oggi è la solitudine

“Essere a Sanremo, con il mio esiguo seguito sui social, è come la battaglia di David contro Golia”

Il messaggio è lapidario, ma denso di significati. Siamo in piena epidemia di solitudine. Quello che sta accadendo con ‘Quando sarai piccola’ è un miracolo. E’ una canzone spirituale che parla del risveglio di quell’amore che è l’essenza di tutto. Parla del ritornare bambini quando si è anziani e sta piacendo anche ai più giovani. L’Alzheimer è una parte del racconto”. 
Pensieri e parole di Simone Cristicchi, tra i primi cinque nella classifica provvisoria della prima serata del Festival di Sanremo. Ieri la sua mamma, alla quale il brano è dedicato, era davanti alla tv “emozionata”, racconta il cantautore che ha commosso il pubblico dell’Ariston e gli spettatori a casa. 
In un verso canta ‘C’è quella rabbia di vederti cambiare e la fatica di doverlo accettare’. “Non mi aspettavo che potesse piacere ai giovani ma ci speravo perché per tutta una fetta pubblico dai 25 anni in giù neanche esisto, sono un debuttante sconosciuto. E’ bello che mi abbiano scoperto in questo brano. Cresce il contenuto di antidepressivi anche tra i più giovani. I medici prescrivono relazioni umane. Questa solitudine non può che sfociare in problemi patologici”, osserva. 
In quella fascia di età del pubblico c’è anche suo figlio Tommaso, che ha 17 anni. “Mi piace curiosare nella sua playlist e scoprire anche il mondo della trap. E’ importante la realtà dalla quale nascono quei pezzi più ancora dei contenuti degli stessi”. 
Un ragazzo, dopo aver ascoltato la canzone al Festival, “mi ha scritto che è andato a seguire il resto della serata in tv a casa di sua madre che era da sola”. Essere a Sanremo, “con il mio esiguo seguito sui social, è come la battaglia di David contro Golia. Sono ultimo come ascolti mensili su Spotify. Credo tuttavia che la poesia non si debba basare su numeri ma su altri parametri imponderabili”. 
“Un artista come me non è avvezzo a certe dinamiche – spiega ancora Cristicchi – ma oggi ha questa opportunità di far ascoltare la sua voce a milioni di persone”. 
Nella serata dei duetti Simone canterà con Amara ‘La cura’ di Franco Battiato. “Nel 2007, l’anno nel quale ho vinto il Festival con ‘Ti regalerò una rosa’, Battiato l’ha cantata proprio qui. Con il consenso della sua famiglia, con la stessa Amara proporremo in tour, a partire dal 2 marzo, un concerto mistico per Battiato ‘Torneremo ancora’, con il filo conduttore della spiritualità”, annuncia. 
Alcune associazioni hanno contattato Cristicchi per ‘Quando sarai piccola’. In particolare, racconta il cantautore, “la Federazione nazionale Alzheimer, che rappresenta 1.480.000 malati”. 
L’orchestra di Sanremo, aggiunge l’artista, “è meravigliosa”. Già dalla prima prova a Roma “ho percepito la commozione” per un brano in cui “suonano tutti, anche i corni”, racconta. Per l’esibizione sul palco dell’Ariston, la scelta di Cristicchi è stata di cantare in sottrazione. “Ero preoccupato per l’intonazione. Ho rivisto l’esibizione e mi sono piaciuto. Sono riuscito a mantenere l’equilibrio con la convinzione che meno fai più arriva potente il messaggio”, rivela. 
L’abbraccio commosso con Gabriele Corsi in lacrime al Primafestival è un video diventato virale sul web. “Abbiamo dovuto ripetere tre volte l’intervista perché la canzone parla di vita vera, eravamo tutti commossi. Soprattutto dopo il Covid, c’è una grande pressione emotiva. E’ raro assistere a momenti così”, osserva. Il vero miracolo, conclude, “sarebbe mettere d’accordo pubblico e critica, ma parliamo dell’imponderabile” ovvero ripetere quello che è accaduto nel 2007 quando ‘Ti regalerò una rosa’ si piazzò al primo posto in entrambe le classifiche. Giovedì alle 16,30 Cristicchi si esibirà a San Siro, “non lo stadio ma la cattedrale”, in un “live chitarra e voce, organizzato grazie al vescovo della diocesi di Ventimiglia, con l’accompagnamento di un coro di 50 elementi di Imperia”.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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