Crocifisso sparito dalle aule delle Focherini di Carpi, Barcaiuolo (FdI): non è una decisione che spetta alla dirigente. Pronto a informare il ministro

La scelta della Preside dell’istituto comprensivo Focherini di Carpi è contro ogni ragionevole logica e, infatti, lo stesso corpo docente ha espresso le proprie preoccupazioni e perplessità davanti ad una tale scelta.

Perplessità che mi sento di condividere e che infatti porterò a conoscenza del Ministro dell’Istruzione Valditara: il crocifisso non è un elemento di arredo, avere il crocifisso nelle nostre aule scolastiche non vuole dire imporre un credo ma essere orgogliosi dei valori che hanno fondato la nostra civiltà.

Cosa ben più grave, la dirigente scolastica con la sua decisione unilaterale va pure contro la legge: il 10 settembre del 2021 una sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ha stabilito che, pur non essendo obbligatoria, l’affissione del crocifisso non può essere ritenuta atto discriminato nei confronti di chi non la condivide.

Soprattutto se si pensa che il complesso è intitolato a Odoardo Focherini, un carpigiano che, con l’aiuto del sacerdote Dante Sala, salvò 105 ebrei dalla deportazione nei campi di sterminio, e che per questo il 13 giugno 2013 è stato beatificato dalla Chiesa cattolica.

Quella di Fratelli d’Italia è sempre stata una ferma opposizione a ogni tentativo di rimuovere il crocefisso dalle nostre scuole. Non possiamo lasciare che muoiano la nostra identità e la nostra cultura in nome di un ideologico ‘Politically Correct’.

Così il Senatore Michele Barcaiuolo, Coordinatore regionale FdI Emilia-Romagna.

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