“La destra ha sempre teorizzato e praticato l’idea di un’Europa delle Nazioni. Chi invece critica questo progetto e ci accusa di essere poco europeisti è discendente della famiglia politica che applaudiva l’invasione di Budapest del ‘56. Alcuni dei nostri avversari politici, come riportano le cronache di questi giorni, sono stati persino finanziati dal magnate Soros, che auspica un’Europa senza confini e senza identità. La battaglia culturale per una nuova Europa è tra i punti chiave del programma di Fratelli d’Italia ed è giusto che sia tra i temi della campagna elettorale. Per rafforzare e ridestare la cultura europea, è fondamentale che l’Italia sia protagonista nell’arte e nella bellezza. Tra i nostri punti di riferimenti c’è Giovanni Paolo II, che ha lottato per un’Europa unita e di cui domani ricorre il decennale della canonizzazione, ma anche il poeta Gabriele D’Annunzio e il filosofo Augusto del Noce. Con la vittoria di Fratelli d’Italia e del centrodestra alle elezioni europee, la nostra nazione può davvero ambire ad essere l’antidoto in Occidente contro la cancel culture e la cultura woke”.
Così Alessandro Amorese, deputato di Fratelli d’Italia e Responsabile iniziative editoriali del partito, intervenuto alla convention programmatica di Fratelli d’Italia in corso a Pescara, dal titolo “L’Italia cambia l’Europa”.