“È strano come un libro che ripercorre una questione che ormai ha 50 anni, diventi completamente attuale nella misura in cui ritorna sempre quella declinazione di intolleranza che viaggia sempre a doppia velocità.
Diventa attuale alla luce di alcuni episodi accaduti in questi giorni che mi hanno colpito molto.Uno di questi riguarda la sospensione del Prof Raimo, avvenuta a seguito di un atteggiamento verbale volgare ed offensivo nei confronti di un Ministro della Repubblica italiana.
Raimo è un cittadino politicamente schierato. A Sinistra. Ed in virtù di questo ha ritenuto giusto offendere il Ministro Valditara, ma soprattutto incitare ad un odio politico rivolto contro quelli che definito neofascisti. Lo ha fatto durante la sua campagna elettorale. Lo ha fatto senza considerare che il suo ruolo di educatore gli impone moralmente di essere guida ed esempio per i suoi alunni. Di dare loro gli strumenti per indagare realtà e verità e non imponendogli la sua realtà e la sua verità.
La sospensione, giusta e motivata, è diventata motivo di polemica politica. Con il risultato che un atteggiamento pericoloso violento ed anacronistico di un docente ha trovato una giustificazione. La risposta normativa a questo atteggiamento ha trovato invece una levata di scudi.
È la storia che si ripete. È la Destra che deve sempre difendersi da una sinistra che si sente sempre moralmente inattaccabile e politicamente inamovibile”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Gimmi Cangiano durante la presentazione del libro L’omicidio Ramelli, all’interno della convention Prima le Idee, organizzata, ad Andria, dal Gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia – Camera dei Deputati