“Trovo inaccettabile che un Ministro della Repubblica sia accolto, ancora prima di proferire parola, durante un prestigioso evento culturale, da una valanga di fischi e insulti senza che si prenda alcun provvedimento nei confronti di un pubblico che scambia una kermesse letteraria con una corrida. Mi riferisco a ciò che è accaduto l’altra sera a Polignano a Mare al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nell’ambito del Festival del Libro Possibile, il più importante evento estivo pugliese, senza che gli organizzatori, che avrebbero dovuto fare gli onori di casa, si siano sdegnati più tanto o abbiamo sospeso, per esempio, gli appuntamenti della serata in segno di rispetto verso una carica istituzionale pubblicamente umiliata. In verità avrebbero dovuto farlo anche se al posto di un Ministro ci fosse stato un qualsiasi cittadino perché la violenza, in tutte le sue declinazioni, va sempre condannata. Più volte il Presidente della Repubblica, Mattarella, ha stigmatizzato i ripetuti insulti che i rappresentanti di questo Governo ricevono ciclicamente e pubblicamente da piazze esaltate e maleducate. Ne sono stati vittime Crosetto, Frassinetti, Roccella, Sangiuliano (l’elenco è lungo!) fino al presidente del Consiglio. Cominciamo, quindi, a far capire a questa gente che il confronto politico o la contrapposizione delle idee e delle proposte non si manifestano con i fischi e gli insulti. Non è questa la dialettica democratica. Tali manifestazioni di violenza verbale non possono essere minimizzate, ma vanno segnalate e condannate con forza affinché non producano comportamenti emulativi (il Ministro della Cultura, qualche giorno fa, era già stato fischiato al Festival di Taormina). Dunque, a nome della mia regione, terra notoriamente accogliente ed inclusiva, chiedo scusa al Ministro Sangiuliano, con la speranza che arrivino anche dalle massime autorità pugliesi e dagli organizzatori del Libro Possibile, un festival che, tra l’altro, da anni è supportato finanziariamente da molte istituzioni locali”.
E’ quanto dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre.