“Voglio ribadire con fermezza che la manovra economica proposta dal nostro governo è mirata a sostenere concretamente il ceto medio e a correggere distorsioni che per troppo tempo hanno penalizzato i contribuenti con redditi medio-bassi. L’adozione di un sistema Irpef a tre aliquote, abbinata al taglio strutturale del cuneo fiscale, rappresenta un passo decisivo per migliorare la situazione economica di milioni di lavoratori. A dispetto delle critiche ricevute, che dimostrano spesso un evidente analfabetismo fiscale, i numeri parlano chiaro. Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Economia, i contribuenti con redditi compresi tra 32.000 e 40.000 euro vedranno una diminuzione dell’aliquota media: al 16,3% per i redditi di 32.000 euro, al 19% per quelli di 35.000 euro e al 24,4% per i redditi di 40.000 euro. Questo dimostra che il nostro intervento porta benefici tangibili senza creare l’inevitabile ‘effetto scalino’, che avrebbe colpito duramente i redditi immediatamente al di sopra delle soglie. Non possiamo ignorare che l’introduzione di questa manovra consentirà a circa 3,7 milioni di lavoratori di ottenere un vantaggio economico diretto, con un beneficio medio annuo di circa 589 euro. Questo risultato è il frutto di un approccio equilibrato, che elimina le distorsioni distributive e garantisce maggiore equità. Il nostro impegno è chiaro: difendere davvero il ceto medio significa garantire stabilità economica e sociale, senza cadere in facili slogan o promesse irrealizzabili. Continueremo su questa strada, certi che le nostre riforme contribuiranno a rilanciare il Paese, sostenendo chi lavora e produce.”
Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio.