Dal primo luglio aumentano le pensioni minime: tutela degli anziani tema centrale del Governo Meloni

Gli anziani sono le nostre radici, la nostra storia e il nostro tesoro più grande per cui è doveroso garantire loro il diritto ad una vecchiaia serena, il che significa anche assicurare delle pensioni dignitose che li rendano autonomi e indipendenti dal punto di vista economico e non li releghino ai margini della società. Esattamente questo è uno dei temi centrali del programma di Fratelli d’Italia presentato in occasione delle scorse elezioni del 25 settembre.

Ebbene ecco che solo dopo pochi mesi dall’ insediamento il governo mantiene il proprio impegno e aumenta le pensioni: dal primo luglio pensioni minime più ricche con il recupero delle somme dei mesi precedenti.

Come riportato da Repubblica, i trattamenti minimi Inps subiranno un incremento dell’1,5% per tutto l’anno in corso e del 6,4% per gli over 75 e saranno recuperati gli arretrati tanto attesi da gennaio.

Stando alle stime presenti nell’articolo, dunque, gli under 75 percepiranno un importo di 572,20 euro rispetto ai 563,74 euro percepiti in precedenza. Gli ultra 75enni, invece, avranno un beneficio più alto che arriverà praticamente a 600 euro (599,82) con aumenti mensili di 36,08 euro (rispetto alla cifra precedente di 563,74). Questi importi sono previsti per il 2023 perché come riportato in una nota dell’Inps “l’adeguamento sulla base dell’indice di rivalutazione definitivo sarà effettuato in sede di perequazione per l’anno 2024 e gli importi dell’incremento per l’anno 2024 saranno determinati in sede di rinnovo delle pensioni per lo stesso anno”.

Nonostante ci siano state alcune polemiche sul “ritardo” dell’attuazione di tale misura bisogna sempre ricordare che il risultato è stato portato a casa in circa sei mesi, un tempo decisamente ragionevole e rapido, soprattutto se si pensa all’immobilità normativa, politica e governativa in cui l’Italia ha vissuto negli ultimi anni. Per sottolineare come l’attenzione sul tema pensioni ci sia già da lungo tempo per il partito di maggioranza, da luglio i pensionati che rientrano nelle categorie delle minime riceveranno anche gli arretrati dei mesi da gennaio a giugno. Quindi, a conti fatti, nessuna perdita a causa di cosiddetti ritardi.

Per i prossimi mesi gli aumenti porranno un freno all’inflazione, nella speranza di arrivare nel 2024 ad un tasso di inflazione del 5,5%, rispetto a quello attuale del 7,3%.

Il Governo Meloni ha come obiettivo quello di garantire agli anziani una vecchiaia serena e dignitosa. Il primo passo in questa direzione è stato fatto e si continuerà a lavorare per valorizzare le radici e la storia del nostro Paese, che meritano, dopo una vita di sacrifici, di godersi in tranquillità la propria casa e la propria famiglia, senza subire discriminazioni, ma tornando ad essere al centro della società.

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