“È stata approvata oggi in Senato la tanto attesa riforma sul legittimo impedimento del difensore, per porre fine alle prassi giurisprudenziali che di fatto negavano tale diritto, costringendo l’avvocato, pur legittimamente impedito, a individuare un sostituto processuale, spesso reperito in urgenza e per questo non a conoscenza degli atti di causa. Questa riforma riporta finalmente la difesa su un piano di parità con la pubblica accusa, in ossequio ai principi costituzionali, garantendo così un vero processo di parti; l’attività del difensore, va ricordato, non si risolve in una mera assistenza, essendo, viceversa, la sua una partecipazione attiva al pari di quella del Pubblico Ministero. Con questa norma si garantisce il diritto alla difesa, sia in sede civile che in sede penale, e si riconosce anche il diritto all’impedimento agli uomini e alle donne dell’Avvocatura anche quando il motivo sia legato non solo alla loro salute ma, ad esempio, alla gravidanza o all’assistenza dei figli, o ancora a quella dei familiari con disabilità o con grave patologia, ed ancora per esigenze improrogabili di cura della prole in età infantile o in età scolare. Una riforma dunque non solo costituzionalmente ispirata, ma anche espressione di quella che potremmo definire la coscienza giuridica del Legislatore”.
Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Cinzia Pellegrino.