“Mentre la Cecoslovacchia avviava una fase di modernizzazione e, col socialismo dal volto umano, cercava di allontanarsi dal comunismo sovietico, tra il 20 e il 21 agosto 1968 i carri armati sovietici invadevano Praga, reprimendo nel sangue la voglia di affrancamento dal regime comunista da parte del popolo cecoslovacco. Così come accadde con l’invasione di Budapest del 1956, la sinistra italiana non disse nulla o, peggio, in alcuni casi si espresse a favore della cosiddetta normalizzazione operata dal regime di Mosca per soffocare nel sangue la voglia di libertà dei cecoslovacchi. Occorre ricordare oggi la repressione sovietica di Praga e l’eroica resistenza del popolo cecoslovacco per ribadire una forte condanna a tutti i totalitarismi che negano e opprimono il valore della libertà”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.