“Quando i toni dei commenti, nei social come nelle manifestazioni, superano certi limiti vuol dire che il dialogo politico rischia di essere seriamente compromesso dall’odio. Quando per offendere o minacciare la Presidente del Consiglio Meloni, cosa che avviene quasi ogni giorno ormai, non ci si ferma neanche davanti all’uso della minaccia rivolta alla figlia di Giorgia Meloni, è segno che probabilmente si è andati troppo oltre nell’uso dell’odio come strumento politico. Quello che in democrazia dovrebbe essere il terreno privilegiato della civiltà, del rispetto e del confronto, la dialettica politica, sta cedendo il peso alla minaccia quotidiana mentre chi soffia sul fuoco, alimentando tensioni e urlando a chissà quale pericolo per la democrazia, davanti a simili episodi troppi spesso tace senza condannare esplicitamente. Occorre ritrovare il senso del confronto, abbandonando la triste dinamica del nemico da abbattere ad ogni costo, che in anni passati ha alimentato spirali di odio e violenza che hanno seriamente rischiato di compromettere la nostra democrazia. Il clima che si registra negli ultimi mesi evidenzia un aumento di parole di odio e di episodi violenti. È compito di ogni livello istituzionale lavorare e impegnarsi affinché i violenti vengano isolati e si torni a toni e parole degne del confronto democratico”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.