“Sul laboratorio per bambini e bambine trans e gender creative promosso da Roma Tre per il 28 settembre, rivolto a bambini dai 5 ai 14 anni, e che ha suscitato diverse reazioni e dubbi da parte di forze politiche e associazioni e che è oggetto di una verifica da parte de Ministero dell’Università e della Ricerca sul rispetto dei requisiti del laboratorio in relazione al finanziamento ricevuto dall’Ateneo Roma Tre, il consigliere al Municipio VIII ha presentato una mozione in cui veniva richiesto l’impegno del Municipio VIII a esprimere contrarietà all’iniziativa e a chiedere al Rettore l’annullamento dell’iniziativa per tutelare i minori di una fascia di età particolarmente delicata e per avere la garanzia di un percorso scientifico idoneo, anche in attesa delle verifiche annunciate dal MUR. In risposta, il Partito Democratico in Municipio VIII ha impedito che la mozione venisse votata con urgenza, impendendo il confronto e evitando che il Consiglio Municipale decidesse in merito. Questo atteggiamento censorio denota la mancanza di democraticità di un Partito che di democratico ha solo il nome e che, pur di imporre la propria visione ideologica anche su questioni che riguardano minori in età delicata e ancora in formazione, impedisce la libera formazione di opinioni e atti negli organi istituzionali in cui il dibattito deve essere libero e in cui le decisioni devono provenire da un sano confronto dialettico tra maggioranza e opposizione, per maturare scelte che devono avere la forza di rappresentare tutte le istanze sociali e culturali di tutti i cittadini”.
Lo dichiarano il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo e il consigliere di Fratelli d’Italia al Municipio VIII Lorenzo Mevi.
