Decreto agricoltura: Cerreto (FdI): il mondo agricolo vive un momento storico

“Con l’approvazione del Decreto Agricoltura, oggi il mondo agricolo vive un momento storico, grazie al Governo Meloni e alla tenacia del Ministro Lollobrigida, si è rimesso al centro della nostra visione di sviluppo il mondo agricolo e agroalimentare che è un settore vitale perché rappresenta la base dell’economia, la tutela dell’ambiente e la sicurezza alimentare dei nostri cittadini. Nel decreto si affrontano temi importanti che incidono profondamente sulla tenuta stessa delle nostre filiere, anche a causa di eventi non prevedibili, come i fenomeni atmosferici o i teatri di guerra che hanno generato asimmetrie socio economiche.

L’art. 1, tra l’altro, prevede una moratoria su mutui e finanziamenti per le imprese agricole e della pesca che hanno subito un calo del volume di affari di almeno il 20% o un calo della produzione del 30% nell’anno precedente, lo stanziamento di 5 milioni per la ristrutturazione delle imprese agricole nel settore olivicolo e oleario , agrumicolo e lattiero caseario del settore ovino e caprino. Si destinano risorse del Fondo di sviluppo e il sostegno delle filiere agricole nel limite di 32 milioni di euro ai produttori di grano duro e dell’intera filiera cerealicola , nonché ai consorzi della pesca per interventi in conto capitale destinati al sostegno e allo sviluppo della filiera ittica di contrasto alla crisi generata alla proliferazione del granchio blu.

Si individua la figura di un commissario nazionale per l’emergenza granchio blu che dovrà varare un piano dedicato ad arginare la proliferazione della specie con il coinvolgimento di tutti gli enti competenti, così come si individua un commissario per l’eradicazione della brucellosi e della tubercolosi bovina e bufalina i cui focolai sono presenti in Campania in altre regioni del mezzogiorno. E voglio ricordare che il governatore della Campania Vincenzo De Luca ebbe a diffidare il Presidente del Consiglio Meloni e il Ministro della Sanità Schillaci dall’occuparsi di brucellosi, che la razza bufalina in virtù di una legge dello stato è patrimonio zootecnico nazionale e non proprietà della repubblica autonoma della Campania il decreto tratta anche l’annosa questione del caporalato ed agisce per rafforzare il controllo, prevedendo che il personale dei Carabinieri in servizio presso l’ispettorato del lavoro abbia accesso a tutte le banche dati dell’ Inps, e autorizza Inps ed Inail per l’anno 2024 ad una aumento di personale nella misura di 514 unità. Presso il Ministero del Lavoro sarà istituito un sistema informativo dedicato esclusivamente alla lotta al caporalato al fine di rafforzare il controllo e il monitoraggio sul fenomeno indegno dello sfruttamento dei lavoratori a cui questo governo ha dichiarato una guerra senza quartiere ed è per questo che sono coinvolti tutti gli attori possibili, dal Ministero del Lavoro, a quello degli Interni, Guardia di Finanza, Agricoltura, Agea, Istat, le Regioni.

Il decreto agisce in termini di contrasto a fenomeni drammatici e per certi versi ancora irrisolti che rischiano di minare intere filiere e incidere negativamente sull’intera economia agricola, come la peste suina africana dove per la messa in bio sicurezza si investono altri 20 milioni di euro nel biennio 24/25. Nel decreto vi sono anche importanti disposizioni e risorse destinate per il sostegno alla lotta contro fitopatie che hanno afflitto varie produzioni dalla perenospera per la vite Si prevede, inoltre, la tutela delle denominazioni di origine e sulle produzioni biologiche. La razionalizzazione macchina amministrativa, interventi in materia di siccità.”

Lo ha dichiarato in Aula, durante la dichiarazione di voto l’on. Marco Cerreto, capogruppo in Commissione Agricoltura per Fratelli d’Italia.

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