“Apprendiamo una notizia di cronaca che ci sconcerta e che ci deve far interrogare su quanto siano necessarie formazione, non più procrastinabile, e cura dei nostri giovani fin dall’infanzia, soprattutto sul terribile tema della violenza di genere. In quest’ottica, il decreto Caivano, fortemente voluto dal governo Meloni, è già risultato efficace, dimostrandosi ulteriore strumento normativo per le forze dell’ordine. Il Questore di Lucca, dopo accertamenti degli agenti della Polizia di Stato, che ringraziamo per il loro impegno anche in indagini simili, così delicate e complesse, ha ammonito un ragazzino di 13 anni per atti di bullismo, speciale provvedimento amministrativo introdotto proprio con il decreto Caivano e relativo a reati di particolare gravità commessi da giovanissimi non ancora imputabili; il tredicenne ha commesso atti persecutori nei confronti di una coetanea, di cui si era invaghito e dalla quale non era corrisposto, secondo quanto emerso dal lavoro degli inquirenti lucchesi. I giovani sono il nostro futuro e abbiamo il dovere di garantire loro l’educazione al rispetto, alla convivenza e ad una sana socialità, facendo rete con la scuola e assicurando alle famiglie che lo Stato c’è e non le abbandona”.
Lo scrive, in una nota, il deputato e membro della commissione per l’Infanzia e l’Adolescenza di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi.