Decreto infrazioni. Frijia (FdI): esclusione strutture portuali della nautica dalla direttiva Bolkestein è ottimo risultato

“Con l’approvazione di Camera e Senato del Decreto Infrazioni, la realizzazione e la gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto, inclusi i punti d’ormeggio (inizialmente accomunate dal governo Draghi alle concessioni balneari), vengono espunte dalle previsioni della legge in oggetto. Nel dispositivo viene infatti stabilito che le strutture portuali della nautica, avendo una propria specificità, non rientrano nella direttiva Bolkestein sull’aggiudicazione dei contratti concessori cosi come le federazioni sportive e le associazioni e società sportive dilettantistiche.” Commenta così Maria Grazia Frijia la decisione votata dai due rami del parlamento in merito all’applicabilità della direttiva Bolkestein. “Come ad ogni raggiungimento di un obiettivo c’è grande soddisfazione; si conclude positivamente il lungo ma ininterrotto lavoro che abbiamo portato avanti assieme alle associazioni del settore nautico nell’ultimo biennio, a tutela della portualità turistica. Il deputato ligure di Fratelli d’Italia si sofferma poi sui numeri della nautica: “In Italia si contano più di 500 porti turistici e approdi a fronte di quasi 85.000 unità da diporto iscritte. L’industria nautica è un eccellenza italiana in continua crescita e rappresenta più del 3% del Pil nazionale; la qualità dei nostri prodotti ci conferma principale Paese esportatore al mondo rappresentando il 19,3% dell’export mondiale; in virtù di questo, il risultato raggiunto con il decreto conferma l’attenzione di Governo e maggioranza verso un settore trainante della nostra economia locale e nazionale.”

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