“L’Italia sta avendo indicatori positivi, come la crescita dell’occupazione e del Pil, nonostante il 2023 sia da considerarsi l’anno con il maggior numero di conflitti nella storia fin dalla seconda guerra mondiale. Stiamo vivendo una fase complicatissima, richiamata anche dalle categorie nel corso delle audizioni avvenute in commissione Bilancio del Senato su questo documento”.
Lo dichiara in Aula, nella discussione generale del Documento di economia e finanza, la senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni.
“Trovo quindi desolante – prosegue – che invece di parlare di dati, di moltiplicatori che possano derivare dal Pnrr, in commissione Bilancio abbiamo ascoltato ore di polemiche sterili sulla presenza o meno dei pro-vita nei consultori. Nel 2050 – osserva la parlamentare di FdI – con questo andamento demografico avremo un giovane ogni tre anziani, una proporzione che non può consentire crescita. Forse qualcuno non si rende conto del periodo grave che stiamo vivendo. Occorre allora – conclude la Mennuni – rivedere prima di tutto l’assetto dell’Europa, per dire basta a lacci, lacciuoli e austerità, per rilanciare, come sta facendo il governo Meloni nonostante le difficoltà, la crescita delle nazioni, del ceto medio, delle famiglie, del popolo italiano”.