Nel convegno intitolato “Una giustizia giusta: dialogo sulle riforme”, gli oggetti della discussione, trattano delle riforme in ambito giuridico a livello nazionale.
Durante il dibattito, sono intervenute le seguenti personalità: Carlo Nordio (Ministro della Giustizia), Andrea Delmastro Delle Vedove (Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia), Giulia Bongiorno (Senatrice Lega e Presidente della Commissione Giustizia), Matteo Renzi (Senatore e Presidente di Italia Viva).
Ciro Maschio, deputato di FdI e presidente della commissione giustizia, si è occupato dell’introduzione del Topic, mentre Davide Desario, direttore di Adnkronos, ha svolto la funzione di moderatore.
Le discussioni vertono sulla certezza della pena e sulla tutela dei diritti, di cui può usufruire un imputato durante un processo e ancora sul decreto inerente il carcere ostativo, il decreto sui Rave-Party e della risposta del governo su criminalità minorile, sicurezza e nella lotta contro la violenza sulle donne.
Il DDL Nordio, che prevede nuove norme inerenti l’abuso d’ufficio e le nuove leggi inerenti proprio la prescrizione, che verranno successivamente proposte del governo, sono gli obiettivi che l’attuale esecutivo mira a raggiungere.
L’On. Maschio, ha ricordato l’importanza della separazione dei poteri teorizzato dall’illuminista
Montesquieu, affermando che il dibattito e la discussione civile dei termini legislativi sia importante per instaurare un dialogo anche con i membri della Magistratura.
Matteo Renzi, si è dimostrato contento di vedere dei ragazzi interessati alle norme giuridiche e alle riforme inerenti la giustizia.
L’On. Renzi ha confermato che il giustizialismo sia l’opposto della giustizia e che tradisca i valori
costituzionali, mentre il garantismo è parte integrante della Costituzione italiana, elogiando la figura del Ministro Carlo Nordio per le sue capacità.
Secondo Renzi all’interno della destra ci sono elementi di contraddizione, spronando il governo ad ascoltare l’attuale Ministro della giustizia, facendo anche una personale autocritica per non averlo ascoltato più di tanto in precedenza.
Giulia Bongiorno, ha parlato del fatto che i cittadini siano prevalentemente preoccupati più della corrente della Magistratura che di altri temi inerenti le accuse.
La senatrice della Lega, ritiene che l’associazionismo non debba tramutarsi nell’obiettivo di raggiungere posizioni rilevanti, in quanto il cittadino deve avere la garanzia che il giudice sia indipendente da altri poteri.
L’Onorevole Bongiorno, ritiene che verificare il mestiere di Magistrato con Test psicoattitudinali, sia
corretto, infatti questi ultimi esistono per molti altri incarichi e servono per misurare una preparazione reale in materia.
Carlo Nordio ritiene essenziale che il delitto non debba restare impunito e che la parte lesa non subisca contraccolpi immeritati.
La segretezza degli atti istruttori viene perennemente violata, secondo quanto riportato da Nordio, e invece dovrebbe essere tutelata poiché fondamentale.
Il ministro della giustizia, asserisce che il sequestro di un telefonino vuol dire sequestrare la vita di una persona, data la presenza di dati sensibili sul cellulare, che se venissero diffuse potrebbero creare danni all’individuo malcapitato.
Andrea Delmastro Delle Vedove, difende Donzelli e la desecretazione degli atti, in quanto importanti per la verità.
L’Onorevole Delmastro, ha difeso la misura del carcere duro, ossia la misura del 41 bis, citando anche il Caso Cospito.
Il Sottosegretario Delmastro ha citato inoltre le anomalie inerenti il caso dell’omicida di Eli Capretti, liberato a causa dell’obesità e sulla liberazione di Alfredo Cospito per lo sciopero della fame: asserendo che questi due richieste non siano in linea con una giustizia corretta.
Giulia Bongiorno, è tornata sull’argomento delle intercettazioni, a suo avviso importanti per la lotta alla crimine organizzato, oltre alla giusta interpretazione delle norme giuridiche e al punto di equilibrio che consenta l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche nella misura prevista.
Secondo la Presidente della Commissione di giustizia, le intercettazioni sono importanti anche in una fase avanzata del processo, contestualizzate nel merito della materia.
Renzi ritiene che il sequestro dei telefoni sia degna di una “Dittatura Orwelliana”, in quanto consentirebbe eventualmente la possibilità di violare la privacy di una persona.
Matteo Renzi e Andrea Delmastro si sono confrontati su “Giustizialismo” e “Garantismo”, dibattendo reciprocamente sulle proprie convinzioni e sui fatti politici degli anni precedenti.
Il Ministro della giustizia, Carlo Nordio, ha parlato della separazione delle carriere e della revisione del testo costituzionale per eseguire la riforma sulla giustizia, spiegando gli step che porteranno alla proposta in questione.