Dieci anni con Trump: il racconto di un reportage unico

La realizzazione del reportage “Mai arrendersi – Il vero Donald Trump” non è stata solo un progetto di ricerca, ma il risultato di dieci anni di lavoro e di un percorso che mi ha portato a seguire da vicino Donald Trump fin dal suo esordio politico quando, il 16 giugno 2015, annunciò la candidatura alle primarie repubblicane.

In quelle settimane, mentre Trump sorprendeva il mondo politico americano, io lanciavo la mia provocazione con il candidato fake Alex Anderson, competendo simbolicamente contro di lui. Quell’esperienza, che mi portò all’attenzione dei media internazionali, mi diede l’opportunità di entrare in contatto con il suo entourage e con figure chiave come Steve Bannon. Fu allora che iniziai a comprendere la portata del movimento MAGA e il ruolo che Trump avrebbe giocato come baluardo dell’Occidente.

Il giuramento di domani non segna solo l’inizio di una nuova presidenza, ma di una vera e propria rivoluzione, che ridefinirà le priorità e i valori su cui si fondano gli Stati Uniti. Sarà compito anche nostro fare in modo che il movimento MAGA, che si è creato attorno a Trump, continui anche dopo di lui. I valori conservatori che incarna, uniti alla priorità assoluta del benessere del popolo, devono e possono attecchire e dare frutti duraturi anche in Italia e in Europa, grazie alla leadership di Giorgia Meloni.

Un patrimonio così prezioso non può rimanere confinato alle idee o ad un solo leader: come dico e scrivo da anni, deve tradursi in azioni politiche e impatto culturale, soprattutto in termini di informazione. È fondamentale investire in media indipendenti e non omologati al pensiero unico, proprio come La Voce del Patriota, affinché diventino il nuovo mainstream, sancendo la fine definitiva dei giornaloni ormai ridotti a fabbricare e diffondere fake news con l’obiettivo di inculcare la narrazione woke e di gettare fango sull’avversario politico di turno, rappresentando quotidianamente una versione della realtà completamente distorta.

Tutto nell’interesse dell’establishment globalista che li finanzia. Il miliardario George Soros ha recentemente acquisito oltre 200 stazioni radio in 40 aree di mercato, raggiungendo un pubblico di 165 milioni di ascoltatori. Questo accordo, approvato con sorprendente rapidità dalla Commissione Federale per le Comunicazioni sotto l’amministrazione Biden, è stato finalizzato appena in tempo per tentare di influenzare le elezioni di novembre.

Ricordatevelo quando i democratici accusano Trump e Musk di voler instaurare un’“oligarchia”. Quando Soros finanzia la sinistra, la propaganda gender e l’immigrazione senza limiti, non è un problema. Ma la libertà di espressione su piattaforme come X diventa immediatamente un “pericolo per la democrazia”.

Questo reportage è uno strumento per andare oltre la propaganda e vedere ciò che i media tradizionali non vogliono raccontare. È un contenuto libero, completamente autoprodotto: nessun contributo di sponsor, editori o padrini politici.

Attraverso immagini esclusive e interviste inedite, racconto i momenti chiave della campagna elettorale, gli errori di comunicazione dei democratici e i dietro le quinte che mostrano come Trump e il suo staff abbiano costruito questa vittoria storica.

Dopo averlo guardato, condividilo: la verità ha bisogno del tuo aiuto per superare le menzogne di chi vuole distruggerci.

Buona visione e buona rivoluzione!

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Alessandro Nardone
Alessandro Nardone
Consulente di marketing digitale, docente alla IATH Academy, è autore di 9 libri. È stato inviato di Vanity Fair alle elezioni USA dopo aver fatto il giro del mondo come Alex Anderson, il candidato fake alle presidenziali americane del 2016.

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