L’Auditorium della Conciliazione è un posto speciale a Roma. E lo è ancora di più per il partito di Fratelli d’Italia.
L’auditorium si trova esattamente a metà tra San Pietro e Castel Sant’Angelo. Praticamente al centro della storia.
In questo stesso posto, dieci anni fa, nasceva Fratelli d’Italia. Nasceva un’esperienza che sin dal suo primo giorno fu considerata come spacciata, come destinata a scomparire nell’arco di un breve lasso di tempo.
Ma oggi, nel 2023, ci si ritrova nuovamente qui. Con una storia tutta diversa.
Questa volta, si chiude la campagna elettorale di un partito che è a capo della nazione, e che ha alle spalle oltre cento giorni di azioni portate avanti che non hanno lasciato tempo alla mera retorica.
Il 5 febbraio l’auditorium è gremito di gente: amici, militanti, sostenitori del centro destra che nonostante il freddo della domenica mattina hanno deciso di essere presenti per contribuire alla realizzazione di un sogno.
Un sogno che, dal prossimo fine settimana, potrebbe diventare realtà. Dalla prossima settimana la regione Lazio potrebbe finalmente rinascere dopo anni di mala amministrazione.
La voce che accompagna questa chiusura di campagna elettorale è niente meno che quella di Pino Insegno, che già durante le scorse politiche ha accompagnato Fratelli d’Italia nel suo viaggio verso la vittoria.
La mattinata è stata ricca di interventi da parte tutti gli esponenti del centro-destra, che si sono soffermati sugli specifici punti del programma presentato, dal miglioramento strutturale del sistema sanitario ai rifiuti come risorsa, dalla valorizzazione delle infrastrutture al rendere il mare un motore per l’economia e per il turismo, dalla mobilità sostenibile alla allocazione corretta e puntuale delle risorse.
Antonio De Poli (UDC), e Maurizio Lupi (Noi Moderati), hanno sottolineato la condivisione di valori comuni da parte di tutti i partiti del centrodestra, quali quelli della famiglia, del volontariato, della necessità di mettere al centro di ogni politica la Persona, prima di ogni altra cosa.
C’è stato poi l’intervento di Antonio Tajani (Forza Italia), il quale si è concentrato sull’aspetto dell’internazionalizzazione, in particolar modo della città di Roma, che deve avere gli stessi poteri e le stesse capacità di tutte le altre grandi metropoli europee, senza lasciare indietro il resto della Regione, ricco di meraviglie da far (ri)scoprire.
Anche Silvio Berlusconi ha desiderato partecipare con un videomessaggio, nel quale ha definito Francesco Rocca “un capitano di grande valore”, aggiungendo che la vittoria è possibile, perché ciò dipende da coloro che combattono, che superano gli ostacoli, e che quindi credono nella causa. Perché chi crede, alla fine, vince.
Ha proseguito Matteo Salvini (Lega), ponendo l’attenzione su temi quali la sicurezza stradale, affinché non muoiano più giovani in maniera così tragica, e sulla sicurezza della casa, che deve essere garantita a tutti coloro che ne hanno veramente bisogno, senza lasciare sfitte e inutilizzate centinaia di abitazioni che, troppo spesso, vengono occupate abusivamente.
E alla fine, è arrivata lei, accolta da decine di bandiere che sventolavano. Pino Insegno la presenta così: semplicemente, Giorgia.
Il suo discorso ha raccontato una storia, fatta di amore e di coraggio; di ostacoli e di sfide passate e future. Una storia che non è ancora finita, ma appena cominciata. E che si prepara alla sfida più grande di tutte: quella di rifondare l’Italia, senza paura.
Occorre farlo con disciplina, con concentrazione e coscienza. Serve consapevolezza e serve una visione del futuro e per il futuro.
E il futuro, nel Lazio, è con Francesco Rocca. Un candidato che si prospetta come la persona giusta al posto giusto. E questo perché è un’eccellenza italiana, che durante il suo percorso ha rappresentato l’Italia a livelli altissimi, ma ha anche dedicato tutta la sua vita al volontariato, mettendosi a disposizione dell’altro. Chi, meglio di lui, può quindi rispondere al grido di dolore dei cittadini del Lazio che da troppo tempo sono stati lasciati soli, senza alcuna risposta da parte di un’amministrazione regionale sorda dinanzi alle richieste rivolte ad essa.
Dice Rocca: “Abbiamo l’ambizione di essere misurabili”, in modo tale che, fra cinque anni, tutti i cittadini possano vedere il punto di partenza e quello di arrivo grazie alle azioni da messe in campo dalla nostra squadra.
Questa tornata elettorale, sia nel Lazio che in Lombardia, rappresenta inoltre una sorta di mid-term election: sarà un voto di fiducia per il governo, che, sebbene si sia insediato relativamente da poco, ha fatto scelte difficili e si è sacrificato, ma sempre agendo tenendo conto dell’interesse nazionale e mai scendendo a compromessi.
Con competenza, passione, coraggio e serietà il centrodestra è pronto a vincere questa ulteriore sfida. Il prossimo 14 febbraio celebreremo l’amore, e festeggeremo l’amore più grande: quello per la nostra Nazione.