“L’accusa che arriva da Giuseppe Conte nei confronti del governo Meloni di aver aumentato a dismisura le spese militari risulta quantomeno risibile. Basterebbe ricordargli che nel 2020 -2021, con lui alla Presidenza del Consiglio, le spese militari sono cresciute non solo in rapporto al Pil ma anche in termini di valore assoluto. Ma non sono soltanto i dati a smentire Giuseppe Conte anche le parole, e in particolare le sue visto che in tutti i vertici Nato a cui partecipò si impegnò solennemente ad aumentarle”.
Lo dichiara il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti.
“Per quanto riguarda il governo Meloni continueremo nel cercare un’intesa in Europa che porti al superamento del Patto di Stabilità e consenta il rispetto del vincolo del 2 per cento del Pil destinato alle spese militari. Un vincolo da rispettare entro il 2024, così come sancito dal Summit del Galles con i Capi di stato del 2014 al quale l’Italia partecipò. Da allora i vari governi che si sono succeduti hanno sempre confermato questo impegno, compresi i governi Conte 1 e 2, che oggi invece sembra averlo dimenticato” conclude Rauti.