“L’onorevole Zan deve avere qualche difficoltà con il concetto di ‘fatto’ e anche con il concetto di diritto. E’ un fatto che si nasca con un corpo di uomo o di donna, ed è un fatto che difendere i diritti e gli spazi delle donne, ad esempio nell’ambito delle competizioni sportive, come ha fatto la Corte Suprema inglese e come affermato dalla ministra Roccella, non leda i diritti di altre persone. L’unica cosa davvero paradossale è che ci sia voluta una sentenza per ribadire un’ovvietà”.
Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli, responsabile nazionale del dipartimento Pari opportunità e politiche contro ogni forma di discriminazione del partito.