Diritti umani. Terzi e Pellegrino incontrano dissidenti cubani: continueremo a lavorare affinché oppressione finisca

I senatori di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi e Cinzia Pellegrino hanno incontrato in Senato una delegazione di dissidenti cubani per raccogliere le più recenti testimonianze e pressanti urgenze rispetto alle vessazioni e agli abusi che milioni di cittadini cubani continuano a subire a causa della dittatura comunista che detiene ininterrottamente il potere nell’isola caraibica.

Il regime castrista priva il popolo cubano dei diritti umani fondamentali e viola sistematicamente ogni libertà e nell’incontro è stata data particolare evidenza alla situazione dei prigionieri politici a Cuba che, secondo i dati raccolti dall’organizzazione Prisoners Defenders, nel mese di settembre sono aumentati con 21 nuovi detenuti, portando il numero totale a 1052 di cui 34 minori e 117 donne. I dissidenti hanno anche messo in guardia sulla presenza in Italia di un numeroso contingente di personale medico-sanitario. Si tratta di una presenza che dovrebbe destare preoccupazione sia dal punto di vista dell’attività svolta nei Paesi di destinazione, sia per quanto riguarda le loro qualifiche professionali.

Terzi e Pellegrino hanno infine ricevuto una lettera firmata da quasi 700 cittadini cubani oppositori del regime, sia dentro che fuori da Cuba, in cui si chiede la liberazione immediata di tutti i detenuti politici, l’adozione di una risoluzione – in linea con le misure adottate dal Parlamento Europeo e dal Congresso del Costa Rica – per censurare l’amministrazione cubana per i gravi e pervasivi abusi dei diritti umani, l’apertura di un dialogo con la società civile cubana pro-democrazia per individuare i percorsi per ripristinare la stabilità a Cuba e porre le basi per una transizione democratica. La lettera verrà consegnata ad esponenti e rappresentanti parlamentari di 18 Paesi.

A margine dell’incontro Terzi e Pellegrino hanno dichiarato: “Continueremo a lavorare per portare la voce dei rifugiati politici cubani alle istituzioni europee e internazionali, affinché l’oppressione a Cuba finisca. Siamo e saremo convintamente solidali con il popolo cubano nella lotta per una società libera e democratica. Dobbiamo sventare uno sbandamento verso regimi autocratici e violenti”.

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