“Sono intervenuto all’audizione del Presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU), Min. Plen. Sabrina Ugolini, e ho sottolineato l’importanza di un’equilibrata interlocuzione con la società civile e le organizzazioni non governative, purché autorevoli e veramente indipendenti, al fine di contribuire al rapporto che il CIDU sta elaborando in vista della Revisione Periodica Universale (UPR) dell’ONU sulla situazione complessiva dei diritti umani negli Stati membri. Ho evidenziato, tra gli altri, due temi affrontati nella relazione dalla Presidente Ugolini: la situazione delle carceri e la condizione delle donne. Ho anzitutto osservato come in tema di diritti umani fondamentali sia sempre necessario riferirsi alla loro universalità, e quindi alla loro valenza internazionalista. Ho quindi collegato la questione, illustrata dalla relatrice, dell’auspicato avvio di un processo istitutivo per un organo indipendente che da diverse legislature – sin dal 1993 – viene sollecitato all’Italia. In particolare ho richiamato su tale questione l’esigenza che, come avviene nei principali ordinamenti degli altri Stati UE, si tratti di un organo con competenze riferite prioritariamente all’universalità dei Diritti Umani.
L’Italia dovrebbe quindi assicurare che struttura, mandato e finalità del nuovo organo comprendano specifiche ed eminenti competenze di Diritto internazionale, oltre che di Diritto interno. Tanto più che sono sempre più evidenti e rilevanti i casi nei quali gravi violazioni dei Diritti Umani, come il lavoro forzato e il traffico di esseri umani, assumono una criticità crescente nei rapporti internazionali dell’Unione Europea e dell’Italia. Il mio riferimento è stato, tra gli altri, al caso Volkswagen e al suo stabilimento nello Xinjiang, e alla vicenda di Calvin Klein e altre case di moda accusate dalla Cina di non acquistare il cotone proveniente sempre da quella regione, dove esisterebbe una strategia di “unità etnica” unificante, secondo fonti indipendenti e autorevoli come “IPAC”, l’Alleanza Interparlamentare sulla Cina”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi, presidente della Commissione politiche Ue di Palazzo Madama, in occasione dell’indagine conoscitiva condotta dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, presieduta dalla sen. Stefania Pucciarelli.