Disoccupazione ancora in calo: 6,2% ad agosto, in calo anche quella giovanile

Continua il trend positivo del lavoro in Italia, che cresce da più di un anno senza neppure accennare una battuta d’arresto. I lavoratori hanno raggiunto il massimo storico di sempre, superando i 24 milioni di occupati: numeri mai visti in Italia. E importanti sono i livelli raggiunti dalla disoccupazione, da mesi ai minimi, riuscendo a raggiungere di nuovo i livelli conosciuti 15 anni fa, prima delle crisi che hanno colpito l’Occidente.

Oggi l’Istat ha lanciato nuovi dati: la disoccupazione in Italia è scesa al 6,2%, con un -0,2% registrato ad agosto su base mensile. Importante calo anche della disoccupazione giovanile, che ha raggiunto quota 16,3%, in calo di 1,7 punti percentuali. Un calo evidente: quando Giorgia Meloni è arrivata a Palazzo Chigi, i disoccupati erano più del 7%, mentre la disoccupazione giovanile superava di gran lunga quota 20%. Un calo dovuto alle politiche espansive attuato dal governo in favore delle assunzioni, con incentivi per gli imprenditori e decontribuzioni specialmente per categorie ritenute fragili, come donne e lavoratori al Sud. Tra queste, appunto, rientravano i più giovani. Nel confronto con gli altri Stati europei, l’Italia sta battendo di gran lunga i competitors, con una disoccupazione che è più bassa rispetto a quella di altri grandi Paesi spessi presi a modello di comparazione, come la Francia o i Paesi scandinavi. Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, il drastico calo degli ultimi mesi fa avvicinare il dato italiano alla media degli altri Paesi.

L’Italia sta crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale. I dati macroeconomici – dal Pil all’occupazione, dall’export agli investimenti – sono positivi e rappresentano un segnale di grande fiducia”: questo scriveva sui social Giorgia Meloni un mese fa, e c’è da dire che quel trend positivo e di grande fiducia nell’economia italiana non sembra volersi arrestare. “La stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita e non tornerà fin quando ci saremo noi al governo. Tutte le risorse disponibili devono continuare a essere concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare – ha concluso – il potere di acquisto delle famiglie e dei lavoratori”.

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