Disoccupazione ancora in calo: raggiunti i livelli del 2008. Storico risultato del Governo Meloni

Nuovi risultati magistrali del Governo Meloni. Il trend positivo in fatto di lavoro continua anche in questo 2024, confermando la buona tenuta dell’economia italiana al forte ristagnamento del resto del mondo. A partire dall’inflazione che, pur essendo stata forte per le contingenze internazionali, non è riuscita a gravare sulla povertà in Italia, grazie alle misure adottate dal Governo Meloni in sostegno del potere d’acquisto. Tuttavia, inorgogliscono le continue conferme sul mondo del lavoro. Da mesi, l’occupazione è in aumento e la disoccupazione è in continua discesa, nell’obiettivo di raggiungere quel 70% di occupazione, che è la media delle big europee, e di abbassare la disoccupazione sempre di più, dopo che il livello italiano ha già battuto quello di alcuni partner, tra cui la Francia.

Ebbene, la notizia: la disoccupazione è in calo ancora, perde lo 0,2% su marzo 2024 e scende ad aprile al 6,9%. Sotto quota 7%, insomma. È ancora record: un livello mai raggiunto in Italia da ben 15 anni, dal dicembre 2008. Stabile la disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni: è infatti stabile al 20,2%, stesso livello di marzo 2024. Anche questo tuttavia è al suo minimo storico dal 2008: il 20,2% fu registrato anche nel febbraio di 15 anni fa. Sull’occupazione arrivano altri numeri estremamente positivi: l’Istat conferma infatti che anche ad aprile sono cresciuti i posti di lavoro, un +84mila unità che fa ben sperare lo Stato italiano e la sua economia. Prendendo come riferimento l’ultimo anno, partendo da aprile 2023 fino ad aprile 2024, i posti di lavoro sono cresciuti di 516mila unità. Più di mezzo milione. Si noti come il raggiungimento dei livelli del 2008 è un ottimo segnale per l’economia: in altre parole, l’Italia può considerare sempre più superate tutte le crisi nate in questi ultimi anni. Dalla crisi immobiliare americana alla crisi dell’Euro e del debito in Europa, dalla pandemia alla guerra in Ucraina, passando per le politiche di austerity e per quelle dannose e spendaccione dei bonus edilizi.

Nessuna reazione dai ranghi della sinistra. Da quelli che vorrebbero imporre una tassa patrimoniale per i più ricchi, visti, in un’ottica ancora ideologicamente comunista, come dei padroni egoisti, e non come creatori di posti di lavoro. Nessuna reazione neppure da quanti continua a proporre idee vetuste e superate, come l’assistenzialismo senza fine o come il salario minimo. Tutte misure che rallentano (e che hanno rallentato) il mercato del lavoro e soggiogano (e hanno soggiogato) l’economia a una visione tipicamente statalista. “Più assumi, meno paghi” era uno degli slogan scelti da Fratelli d’Italia nell’ultima corsa alle politiche del 2022: l’impegno è stato rispettato in pieno e i risultati dimostrano come soltanto a una ragionata strategia di detassazione, quella voluta dal Governo Meloni, ha permesso all’Italia di essere attualmente una delle potenze economiche più solide in Europa e nel mondo.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Redazione
Redazione
La Redazione de La Voce del Patriota

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Leggi anche

Articoli correlati