“La maggior parte delle critiche che arrivano dalle opposizioni riguardano una presunta privatizzazione dell’acqua: peccato che questa norma non sia nel decreto. Evidentemente non avevano molti argomenti. Quella di oggi è una tappa importante della politica ambientale del governo Meloni. Semplifichiamo, facciamo chiarezza e diamo ordine a un settore chiave devastato dalla sinistra. Diamo un contributo vero alla politica energetica di questa Nazione. Nel dl Ambiente c’è molta attenzione alle rinnovabili, all’economia circolare. Elementi concreti che possono contribuire a un cambio di paradigma. Oltre ogni slogan. Superiamo il concetto di rifiuti con attenzione alla filiera e al riciclo. Favoriamo la costruzione di impianti moderni che riducano le emissioni. Si interviene anche sul tema della messa in sicurezza del territorio, rispondendo con pragmatismo all’emergenza del cambiamento climatico. Diamo 6 milioni di euro annui per il potenziamento degli organici, agendo sulla prevenzione del rischio idrogeologico. Il filo conduttore di questo provvedimento consiste nel declinare una visione di ecologia pragmatica: uomo e ambiente devono coesistere. Una visione opposta a quella integralista portata avanti dalla sinistra italiana ed europea”.
Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo, componente della commissione Ambiente di Palazzo Madama.