“Allargare e snellire le procedure per il ricorso all’alternativa delle carceri ed incrementare le unità della polizia penitenziaria, sono i due filoni di azioni sulle quali si muove questo decreto. Non si tratta di un’amnistia, che rappresenterebbe senza dubbio la strada più semplice ma nella quale non crediamo, bensì di un percorso di umanizzazione carceraria. E rappresenta il primo passo di un lungo iter che dovrà colmare una voragine di decenni, sulla quale nessun governo fino ad oggi è intervenuto e che questo esecutivo, in nemmeno due anni, ha iniziato a risolvere”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia Salvatore Sallemi, componente della commissione Giustizia durante la discussione in Aula del dl Carceri.
“Quella delle condizioni delle carceri è una questione che non si può affrontare con la demagogia ma con azioni concrete di lungo respiro, perché il carcere deve rieducare, una missione difficile e di grande responsabilità. E le misure messe in campo da questo governo vanno in questa direzione. Ma sarebbe il caso che ognuno, sopratutto chi si trova dall’altra parte dell’emiciclo, faccia un proprio esame di coscienza”, conclude Sallemi.