“Il dl Casa è un provvedimento centrale, che si inserisce nell’idea complessiva di dare più importanza alle politiche del territorio, trascurate in passato”. Lo dichiara in Aula, durante la discussione generale sul dl Casa, il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo. “Le norme previste – continua – aiutano le famiglie, immettono nel mercato immobiliare abitazioni di fatto sequestrate dalla burocrazia, rendono utilizzabile il patrimonio esistente, limitando così il consumo di suolo. Questo provvedimento – osserva il parlamentare di FdI – corrisponde a una visione: la sfida è codificare un nuovo modello di urbanistica che riconnetta l’uomo al suo ambiente. Da molti anni sosteniamo – prosegue – che di fronte ad alcune realtà urbanistiche ci sia ben poco da rigenerare, ma si debba demolire e ricostruire, mi riferisco a quei luoghi pensati male e costruiti peggio, in alcuni casi figli di un’utopia collettivista e in altri del turboliberismo, due facce della stessa medaglia che dobbiamo rimuovere. Dobbiamo tornare a un’identità precisa dell’abitare, partendo dalla base, cioè dalla casa, ricchezza non solo economica ma morale e culturale dell’Italia”.