Dl flussi: il bluff di Renzi che dispensa in aula numeri farlocchi

“Ricordo al senatore ‘italo-arabo’ che ha criticato le nostre politiche, che con il governo di centrodestra gli sbarchi sono diminuiti del 60%. E se diminuiscono gli sbarchi, diminuiscono anche le morti. C’è chi va in Arabia Saudita a fare soldi e chi resta in Italia per rendere più sicura la nostra nazione”.

Così il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri intervenendo nell’Aula di Palazzo madama durante le dichiarazioni di voto sul Dl Flussi. “Vedremo quali saranno i risultati dell’esperimento dell’Albania, ma la sinistra la smetta di dire bugie. Non è vero che si spende un miliardo di euro. Sono 160 milioni l’anno, quando voi avete speso decine di miliardi con i governi Gentiloni e Letta per causare un disastro. Voi avete portato in Parlamento Soumahoro. La vostra politica è stata quella dei parenti di Soumahoro, oggi sotto processo. Chi si metteva gli stivali sporchi di fango per entrare in Parlamento, ne uscirà con la faccia rossa dalla vergogna”,

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’intervento della senatrice Michaela Biancofiore, durante le dichiarazioni di voto al decreto legge sui flussi migratori per il quale il governo ha chiesto il voto di fiducia

“Per ristabilire la verità, vorrei intanto smentire i numeri che ha fornito Renzi prima di me. Gli sbarchi quest’anno sono circa 60 mila che segnano un drastico calo mentre quelli del 2015, quando lui governava, hanno superato i 150 mila”. Il contrasto all’immigrazione irregolare – aggiunge – è una priorità del governo sin dal suo insediamento. In primo luogo, si è preso atto che i flussi illegali sono gestiti dalle organizzazioni criminali e che quindi si aveva il dovere di affrontare questa problematica con determinazione fermando i barconi che peraltro spesso si trasformano in vere trappole mortali. Siamo convinti che l’immigrazione clandestina si possa combattere solo con flussi migratori regolari e legali modulando l’ingresso dei lavoratori extracomunitari da formare nei luoghi di provenienza alle richieste di manodopera che giungono dal tessuto produttivo e imprenditoriale italiano ed anche con accordi bilaterali, con i protocolli con l’Albania ed il piano Mattei”.

“È un nuovo approccio, dunque, a cui guarda anche il decreto che oggi approviamo definitivamente. E questo decreto – prosegue – introduce corpose misure che semplificano il regolare flusso di ingresso dei lavoratori stranieri, con procedure telematiche e dando priorità a determinate categorie di lavoratori. Inoltre, prima del governo Meloni, i cittadini extracomunitari entravano in Italia attraverso un semplice visto senza una programmazione sul loro impiego. Decidere prima del loro arrivo, assicura anche tutela contro i fenomeni di sfruttamento”.

“Allo stesso tempo, siamo dell’idea che serva la repressione per fermare condotte criminose e per questo si aggravano le pene per i reati di tratta e sfruttamento. Accogliere un essere umano – osserva – significa prendersene cura, accoglienza significa inclusione, integrazione nella comunità, garanzia di diritti e rispetto di doveri. L’azione del governo Meloni, con vari provvedimenti e con accordi internazionali, è considerato un modello in Europa e i primi risultati concreti, come la drastica diminuzione degli sbarchi, sono arrivati”.

“Per la prima volta”, conclude Biancofiore “un presidente del Consiglio ha compreso che nel sistema dei flussi si celavano storture che favorivano illegalità e da qui l’esposto alla Procura antimafia”.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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