“Appena approvato alla Camera, passerà al Senato il Dl flussi. Con questo provvedimento vengono introdotti controlli più stringenti sui canali di immigrazione al fine di evitare frodi, operando allo stesso tempo una semplificazione nelle procedure. Grazie al governo Meloni sono state scoperte organizzazioni criminali e delinquenti che alimentavano il sistema dell’ingresso illegale di immigrati nel nostro paese, che andavano ad alimentare la manovalanza della criminalità. Il fine del Dl, infatti, è quello di rispondere alla domanda che arriva da parte dei datori di lavoro, ma allo stesso tempo opera per evitare truffe e infiltrazioni dei gruppi criminali nei meccanismi di ingresso legale, con regole certe e difficili da aggirare. La sinistra per anni ha detto che la Bossi-Fini era una legge inadeguata, ma poi non ha mai fatto nulla per cambiarla, se non sostituire di fatto le quote di ingresso legali con quelle provenienti dall’immigrazione irregolare e incontrollata. Questo governo, invece, dopo aver riattivato i canali di ingresso legale con i decreti flussi per il triennio 2023-2025, ne ha monitorato l’applicazione e di fronte all’evidenza di anomalie è intervenuto sul funzionamento del sistema attuale prevedendo dei correttivi. L’obiettivo, in prospettiva, è quello di superare progressivamente il meccanismo dei click day. Allo Stato e solo allo Stato spetta di governare l’immigrazione e non le organizzazioni criminali o le Ong finanziate da privati. Chi entra illegalmente deve sapere che sarà espulso e rimpatriato”.
È quanto dichiara Fabrizio Rossi, deputato di Fratelli d’Italia, capogruppo in commissione bicamerale infanzia e adolescenza.